Scuola. Ripartire da Auschwitz
Gli studenti hanno ancora la sensibilità e la capacità di commuoversi ed emozionarsi di fronte al racconto di un testimone o a un viaggio ad Auschwitz. Il passaggio dall'emozione alla consapevolezza, dalle tragedie del passato alle contraddizioni del presente non è però affatto scontato. Ecco perché è necessario interrogarsi sul senso delle iniziative dedicate alla memoria. Il rischio, altrimenti, è quello denunciato da Bensoussan e da altri studiosi: quello di un'assuefazione o, addirittura, di una repulsione per queste manifestazioni, dove la retorica e i buoni sentimenti rischiano di soffocare la riflessione. Per questo è importante avere ben presente il senso della riflessione sulla shoah. La "giornata della memoria" non è una ricorrenza dedicata solo alle vittime, non è il giorno dei morti. Al contrario, è un'occasione di riflessione, fondato certamente sulla memoria, ma che serve soprattutto ai vivi. Perché lo sterminio degli ebrei e delle altre vittime (zingari, omosessuali, testimoni di Geova, oppositori) si è realizzato nella civile e moderna Europa.
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Anno edizione:2010
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