Premetto che conosco Carlo Conti da decenni e sono piemontese, ma voglio fugare ogni dubbio di “conflitto d’interessi” segnalando subito che l’inesperienza dell’esordiente gli ha fatto commettere un’ingenuità titolando la sua opera con riferimento, certo involontario, ad una raccolta di poesia di Ungaretti senza citarne l’assonanza. Ma veniamo all’opera: pur in apparente assenza di un “fil rouge” i racconti fluiscono in un unicum narrativo ove la prosa si trasforma in poesia di sottofondo. Da Torino a Zara, con epicentro il paesino piemontese di Frinco in provincia di Asti, è un'intelligenza sottile quella che scrive il libro, una sensibilità rara ed una capacità linguistica raffinata. Carlo scrive ...direttamente al tuo cuore e raggiunge naturalmente e direttamente la tua mente ...il tuo animo. , Seppur lontano dai riflettori mediatici del marketing delle potenti editrici quella di Carlo Conti è certamente un’opera la cui lettura lascia una traccia ed è degna di essere inserita nell’ambito della letteratura italiana.
