La trilogia di Max le Menteur (Max il bugiardo) è una raccolta di tre romanzi polizieschi di Albert Simonin. Una serie molto famosa anche grazie ai film tratti da ogni romanzo. Il linguaggio è quello fortemente gergale utilizzato nei quartieri più malfamati della capitale francese.
ll titolo deriva dal personaggio centrale della trilogia, un gangster non più giovane di nome Max. Parigino puro, uomo di peso nella malavita, Max ha circa cinquant'anni. Due dei suoi tratti più evidenti sono la lealtà verso gli amici e l'adesione senza compromessi ai codici dell'ambiente. Fisicamente robusto, non si sottrae a una rissa o a un colpo di pistola senza però cercare sistematicamente guai. Equilibrato e attento al suo aspetto, gode di un certo successo con le donne.
Primo libro della trilogia è Max il Bugiardo, vincitore del premio Prix des Deux Magots nel 1953. Da questo romanzo è stato tratto il film italo-francese del 1954, Touchez pas au grisbi diretto da Jacques Becker e interpretato da Jean Gabin (perfetta incarnazione del protagonista), Jeanne Moreau e Lino Ventura.
Anche dai successivi due romanzi - Le cave se rebiffe e Grisbi or not grisbi – sono stati tratti dei film. Il primo, del 1961, con il medesimo titolo, con protagonista ancora Jean Gabin e la regia di Gilles Grangier; Il secondo del 1963 con il titolo Les tontons flingueurs di Georges Lautner con Lino Ventura e Bernard Blier.