Quando vidi LA SFIDA DEL SAMURAI di Akira Kurosawa mi crollò (in parte) il mito di Sergio Leone. Infatti PER UN PUGNO DI DOLLARI è, con qualche piccola variazione, un vero e proprio remake in chiave western del film giapponese e non solo nella sceneggiatura ma anche nel modo in cui sono state girate alcune scene: una su tutte, quella in cui il protagonista in fuga e ferito si nasconde sotto il palco del saloon e poi si vede in un'unica inquadratura il suo volto con sopra il piede di chi lo sta cercando. Kurosawa vedendo il western di Leone commentò così "mi pare di aver già visto questo film" e gli fece causa che ovviamente vinse ottenendo i diritti di distribuzione per l'Oriente e il 15% degli incassi mondiali di PER UN PUGNO DI DOLLARI. Sergio Leone non ha mai ammesso in toto il suo plagio (disse che prese spunto dalla celebre commedia di Carlo Goldoni "Arlecchino servitore di due padroni") a differenza di Duccio Tessari, uno degli sceneggiatori, il quale ammise che gli dissero esplicitamente di adattare il film di Kurosawa in chiave western. In ogni caso entrambi i registi si stimavano l'un l'altro, forse li univa l'amore verso i film di John Ford o forse entrambi sapevano di essere dei registi geniali in grado di evocare, come pochi altri, la potenza immaginifica del cinema.
