Lo sguardo di Medusa

Ben 6 mesi per concludere questo libro. Colpa di molti altri che mi sono passati per le mani, ma anche per la scelta azzardata che ho fatto. Mi sono inoltrata in questa lettura particolare proprio perché volevo capire se una storia fatta di divinità e soprattutto ambientata sulla vita di Medusa, mi possa, anche solo lontanamente, entusiasmare. Ahimè, non posso dire di aver trovato la strada giusta. Non ho apprezzato lo sfondo della storia ed ancora meno le vicende che occupano le sue pagine. Nonostante ciò, Medusa, insieme alle sue splendide sorelle, rimangono le protagoniste migliori che potessi mai leggere in questo libro. Non lo consiglierei e temo che mi abbia rallentato molto lo sviluppo parecchio lento delle vicende, ma sono felice di aver letto questo lavoro. L’autrice arricchisce di dettagli ogni pagina ed ogni personaggio dando spesso ad ognuno di essi ed innescando emozioni nel lettore.

Lettura molto scorrevole e piacevole. Il filo conduttore della vicenda è Medusa, e attorno al mito, raccontato facendo si che Medusa sia "vittima" della vicenda, sono descritti altri avvenimenti che interessano altre divinità/eventi umani che in un modo o nell'altro influiscono sulla vita di Medusa. Lettura leggera, lo consiglio.

Mi lascia perplessa… Mi rendo conto sempre più di quanto la gente che commenta si accontenti di libri dalla scrittura banale e questo non fa eccezione. Niente a che vedere con la "scrittura a dir poco irresistibile" annunciata sul retro della copertina e metto in dubbio anche la capacità critica di tanti influencer su Instagram che consigliano vivamente questo libro. La storia di medusa, intensa e drammatica, diventa un racconto mediocre, ricco di personaggi ridondanti di cui non ho apprezzato la descrizione psicologica in quanto resi patetici e senza dignità alcuna. E la protagonista? Si perde completamente nel racconto, non si parla dei suoi sentimenti, della sua persona così come non si rende giustizia alla sua storia, in particolare agli eventi cruciali che la portano a una triste fine. All’inizio sembrava piacevole anche se nulla di che in termini di scrittura, ma ci poteva stare in queste calde giornate estive come passatempo… l’ho mollato alle ultime 100 pagine.