E' questo l'album che chiuse la grandissima serie di lavori iniziati con 1999. Un doppio granitico, caleidoscopico, eccentrico, ricco, intenso, geniale. Prince qui mette tutto sè stesso in gioco e darà il via ad un approccio (in futuro abusato) che vedrà combinare in maniera originale una molteplicità di stili e registri. Si passa dal rock a la Lou Reed di THe Cross alla springsteeniana I could never take the place of you man, dal soou di SLow love al funky di Housequake, per passare al pop di Starfish and coffee. Ancor più significativi sono i brani in forma libera, col cantato che si snoda su tappeti sonori ripetitivi e originali, come It e Forever in my life, o le ballad atipiche di If I was your girfriend e Dorothy Parker. Il fulcro del disco, però, è la geniale title track, frutto genuino del genio di PRince, dal riff, alla strofa, al ritornello, all'arrangiamento, tutto è vibrante di colore in questa canzone indimenticabile. Capolavoro
