Signora Ava-Le terre del Sacramento - Francesco Jovine - copertina
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Letteratura: Italia
Signora Ava-Le terre del Sacramento
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Descrizione


Il romanzo "Le terre del Sacramento" presenta l'atmosfera addormentata di una cittadina di provincia, Calena, con i suoi galantuomini pigri e indolenti, decine di avvocati, giovani poveri, ma non incolti. Le terre del Sacramento sono un esteso latifondo dell'antica Confraternita del Sacramento, diventato proprietà dei Cannavale a seguito dell'incameramento dei beni ecclesiastici nel 1867. Enrico Cannavale non si cura delle terre, che restano incolte e abbandonate, fino a quando sposa la sua cugina Laura, la quale si mette al lavoro con decisione per riorganizzare il latifondo. In tale impresa chiede l'aiuto di un giovane studente figlio di contadini, Luca Marano, per convincere i cafoni a lavorare per risanare e mettere a coltura le terre, con la promessa di enfiteusi perpetua. Ma sulle terre mette i suoi occhi rapaci il barone Santasilia che ingiunge gli sfratti ai contadini, i quali, guidati da Luca Marano, occupano le terre. Siamo nel 1922, all'indomani della "marcia su Roma". Squadristi in camicia nera assalgono i contadini e li prendono a fucilate. Negli scontri viene colpito a morte anche Luca Marano e bagna col suo sangue le terre del Sacramento. Il romanzo si chiude con il lamento funebre che le donne sciolgono sul corpo di Luca Marano.

Dettagli

17 marzo 2023
582 p.
9791221458176

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Foto di Francesco Jovine

Francesco Jovine

(Guardialfiera, Campobasso, 1902 - Roma 1950) narratore italiano. Ispirò alla nativa regione molisana le sue opere più significative: dal romanzo Signora Ava (1942) alla raccolta di racconti L’impero in provincia (1945), all’altro romanzo Le terre del Sacramento (1950, premio Viareggio), sorta di epopea del lavoro contadino e commossa celebrazione della propria terra. I temi tradizionali del feudo che va in rovina e del conflitto tra padroni e contadini vengono rappresentati, all’avvento del fascismo, con una forte carica polemica e uno stile asciutto che intreccia il rilievo di caratteri balzachiani alla coralità della struttura. Narratore di tradizione essenzialmente veristica, J. accolse nelle sue opere le istanze dell’antifascismo e delle lotte sociali del dopoguerra, senza tuttavia rinunciare...

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