Signoria

Molto bello e interessante. Per essere un saggio, a mio parere è una lettura non impegnativa: scrittura accattivante, ricca di esempi e aneddoti curiosi. Ho apprezzato anche lo spirito sincero che l'autrice ha messo in questo suo compito di dimostrare come gli introversi non siano persone con dei problemi, ma persone a cui non è data la possibilità di esprimersi al meglio. L'analisi storica e biologica è stata affrontata bene, mentre invece la sezione riguardante i "consigli pratici" è un po' carente, andrebbe approfondita, anche perché è la parte più importante del libro!

Il punto di forza di questo romanzo è la descrizione dei personaggi, così diversi tra di loro, e così lontani, come il cancelliere e sua moglie, la cui religiosità al limite del fanatismo è finalizzata solo a crearsi una solida posizione nell'alta società. Ho scoperto Jaume Cabrè per caso, con il suo "Le voci del fiume" e l'ho subito amato. Se vi piacciono i romanzi storici, questo fa per voi. Si legge senza fatica, suddiviso in comodi paragrafi che vi permettono di staccare quando vi pare, senza perdere comunque il filo. E vi permette di fare un viaggio tra gli usi e i costumi della Barcellona di fine '700...un viaggio indietro nel tempo, comodamente seduti sul vostro divano Ikea, o scomodamente seduti in metro :)

In una Barcellona del 1799 che si appresta a festeggiare in nuovo secolo, un giudice, al culmine della sua carriera, condanna, un povero giovane innocente, a morte per omicidio. Tutta questa fretta è giustificata per non far scoprire i suoi misfatti, così, in una città dove da molto tempo piove ininterrottamente ed è avvolta dalla nebbia, "Sua Signoria" dovrà confrontarsi con la propria coscienza cercando il perdono divino ma rifiutando la legge degli uomini. Un libro scritto molto bene, ambientato in maniera perfetta per far conoscere, al lettore, usi e costumi del tempo. Splendido, secondo il mio parere, il confronto tra il giudice e la sua coscienza.