I silenti

I Silenti è l’espressione poetica di chi non ha voce, di ciò che è scomparso nel tempo, delle pagine bianche di lettere non scritte, diventando forza indirizzata verso altri fini quali la rigenerazione, la guarigione, la bellezza…
Il progetto è concepito attorno alla figura del cantante gipsy Tcha Limberger, jazzista e polistrumentista.
Limberger incarna un nomadismo musicale e letterario che si estende nelle profondità geografiche e senza tempo dell’oralità. Il fatto che sia cieco dalla nascita lo ha protetto dalla superficialità delle apparenze, tanto che è sempre rimasto legato all’essenziale: dalla sua voce prodigiosa emergono le canzoni più intense, dal suo violino risuonano le melodie più commoventi.
Benché la sua figura, la sua arte incarni il concetto di universalità, Limberger è un tutt’uno con il suo popolo, i Rom. Il dono sublime della sua arte e la sua cecità non sono estranei alle persecuzioni subite dal suo popolo, che ha vissuto l’orrore dell’Olocausto, sigillandone le parole con la convenzione del silenzio.Cassol impronta I Silenti basandosi sui Madrigali di Monteverdi attraverso i quali si manifesta tutta la gamma delle emozioni umane, scavando nei drammi, nelle passioni, nel dolore e nella gioia. La musica è radicata nelle parole, nel loro significato. E scavando nel cuore stesso di questi brani polifonici, Monteverdi è giunto alla creazione dell’opera come nuovo genere musicale.