L’Italia è patria di innovatori e grandi scoperte, ma è anche colpevole di un terribile crimine, quello di non ricordare. «Questo [l’Italia] è un paese che ha una storia straordinaria, ma non la studia, non la sa» Le parole dello scrittore Ugo Ojetti sono significative. L’Italia, nel corso degli anni, è stata patria di numerosi innovatori, culla di grandi scoperte. Venezia, un tempo, era la moderna Silicon Valley, famosa meta – a livello internazionale – per grandi scienziati, letterati, uomini di cultura. Ma la stessa Italia, oggi, compie un grave, gravissimo errore. Dimentica. Non ricorda che il pianoforte, uno degli strumenti musicali più amati, è stato progettato e costruito da un italiano: Bartolomeo Cristofori, padovano nato nel 1655; che una coppia italiana di coniugi – Bernacotti – è stata la prima a concepire un contenitore in legno per la graffite, ciò che in seguito diverrà la matita; che il copyright è nato a Venezia; che il libro tascabile è stato inventato da Aldo Manuzio; che il fisico vicentino Federico Faggin ha guidato la squadra di ricercatori che realizzerà il primo microprocessore al mondo. Proprio da questo crimine è nato “La sindrome di Eustachio. Storia italiana delle scoperte dimenticate“, un piccolo volume scritto da Massimo Sideri. Attraverso una scrittura tanto semplice quanto coinvolgente, il saggio toglie il velo a tutte quelle scoperte, a scienziati, medici, innovatori italiani che purtroppo sono caduti nell’oblio, vittime della dimenticanza. L’obiettivo finale è quello di accendere l’intelletto e rendere coscienti gli italiani circa la loro storia, che non è solo fatta di cultura letteraria, ma anche di innovazione e sviluppo. Perchè il passato, se conosciuto, offre ispirazioni per costruire un futuro soddisfacente. Numerosi, ma non complessivi, sono gli esempi che testimoniano la brillantezza dell’intelletto italiano, tuttavia, l’intero volume ha un grande potenziale: quello di guidarci verso la lucidità mentale, perchè ogni nazione ha una storia, di successi e fallimenti, che deve essere appresa e mai dimenticata.
La sindrome di Eustachio. Storia italiana delle scoperte dimenticate
L'innovazione è stata a lungo italiana e lo è ancora, ma schiacciati come siamo dalla propaganda da Silicon Valley che confonde consapevolmente innovazione con successo commerciale ce ne siamo dimenticati, o forse non l'abbiamo mai saputo. Massimo Sideri, firma del “Corriere della Sera” ed esperto di innovazione, sfoglia il passato remoto e prossimo isolando una serie di cortocircuiti scientifici e tecnici che sono da attribuire a uomini di genio italiani e che curiosamente sono poco noti. Dagli occhiali al vuoto, dal pianoforte alla matita, dal copyright ai primi libri tascabili, dal microchip alle cellule staminali, una lista curiosa che rivela i risultati della creatività italiana all'opera.
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2017
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it