Lo spirito delle leggi
VOLUME PRIMO
L'inconveniente non sorge quando lo Stato passa da un governo moderato a un altro governo moderato [?] ma quando cade e si precipita da un governo moderato al dispotismo.
Montesquieu
La celebre distinzione fra le tre forme di governo (repubblicano, monarchico e dispotico), e l'ancor più famosa teoria dei tre poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) rappresentano il lascito principale di questa imponente architettura di pensiero. Ma Lo Spirito delle leggi è anche molto di più. È una grande lezione di stile. È un esempio di moderazione e sobrietà. È un tentativo di penetrare e conoscere l'anima delle leggi ricercandone le cause fisiche e morali. Ed è un raffinato affresco storico e sociologico. L'opera di un grande maestro di liberta, giustizia e uguaglianza.
Di MONTESUIEU (La Brede 1689 ? Parigi 1755) la BUR ha pubblicato: Considerazioni sulle cause della grandezza dei Romani e della loro decadenza e Lettere persiane. Questa edizione de Lo Spirito delle leggi, oltre alla prefazione di Giovanni Macchia e all'introduzione di Robert Derathe, riporta i giudizi critici sull'opera dalla sua prima pubblicazione al XX secolo, da D'Alembert a Rousseau, da Voltaire a Tocqueville, da Hegel a Althusser.
--------------------------------------------------------------------------VOLUME SECONDO
Per regola generale, tutte le volte che in uno Stato cui si dà il nome di Repubblica si vedranno i cittadini tranquilli, in quello Stato la libertà è morta.
Giovanni Macchia
Gli americani non sono un popolo virtuoso eppure sono liberi. Ciò non dimostra assolutamente che la virtù, come pensava Montesquieu, non sia essenziale all'esistenza delle repubbliche. Non bisogna prendere l'idea di Montesquieu in un senso limitativo. Ciò che egli intende per virtù è il potere morale che ogni individuo esercita su se stesso e che gli impedisce di violare il diritto degli altri. [?] In America non è la virtù ad essere grande, ma la tentazione che è modesta, e il risultato è lo stesso. Non è grande il disinteresse ma l'interesse che è bene inteso, il che più o meno dà lo stesso risultato. Montesquieu aveva dunque ragione anche se parlava della virtù antica, e ciò che dice dei greci e dei romani si applica anche agli americani.Alexis de Tocqueville, La Democrazia in America
GIOVANNI MACCHIA è stato uno tra i principali studiosi italiani di letteratura francese. Tra le sue opere ricordiamo: Baudelaire e la poetica della malinconia (1946), Il paradiso della ragione (1960) e Le rovine di Parigi (1985).
ROBERT DERATHÉ, noto studioso del pensiero politico moderno, ha scritto, tra l'altro, Jean-Jacques Rousseau e la scienza politica del suo tempo (tr. it. Il Mulino, Bologna 1993).
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Edizione:1
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Anno edizione:1989
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