Stile semplice, apprezzabile e gradevole. Con i suoi pochi ingredienti è un esempio perfetto di come la letteratura possa essere pedagogica, facendo riflettere su temi importanti, sulla storia, senza risultare mai ripetitiva. L'opera si svolge travolgendo il giovane adolescente, protagonista, con quella che è la vita di un giovane ebreo nella Berlino degli anni trenta. Impossibile non provare una stretta al cuore, impossibile non sentirsi precipitare quando la vita del ragazzo vacilla e si sgretola costringendolo a diventare alla svelta un uomo. Infanzia ed evoluzione/crescita strappate. Magistrale lo scorrere della scrittura che sa rendere palpabile paura, terrore, avvilimento e frustrazione provati da un giovane adolescente. Un libro che dovrebbe essere sottoposto ai giovani lettori, ma anche a chi sa affrontarlo con un occhio più critico, consapevole di come l'umana gente possa mostrarsi crudele, verso il proprio simile, come l'umana gente possa essere resiliente. Un'opera che dovrebbe fare da Maestra per non inciampare negli errori del passato. Seppure, guardandosi intorno, sia impossibile non notare come certi uomini siano abili nel perseverare in violenza e ostilità.
La stella nel pugno
Karl Stern, quattordicenne di Berlino, non ha mai pensato a se stesso come a un ebreo. Ma ai nazisti non importa che non abbia mai messo piede in una sinagoga o la sua famiglia non sia praticante. Demoralizzato dalle continue aggressioni subite a causa di un'eredità che non riconosce come sua, il ragazzo cerca di dimostrare ai coetanei quanto vale. E quando ha l'occasione di essere allenato da Max Schmeling, campione mondiale di boxe ed eroe nazionale della Germania nazista, pensa sia l'occasione giusta per il suo riscatto agli occhi dei suoi compagni ariani. Presto però la violenza del regime esplode e il ragazzo si troverà diviso tra il suo sogno di successo nella boxe e il dovere di proteggere la sua famiglia...
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Autore:
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Traduttore:
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Collana:
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Anno edizione:2012
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In commercio dal:24 gennaio 2012
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Drew 04 aprile 2022Pedagogico
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MARGHERITA COZZOLINO 01 giugno 2012
L'ho letto un paio di mesi fa e devo dire che mi è piaciuto davvero tanto. Karl è un personaggio in cui identificarsi, con cui condividere pensieri, paure, gioie. La scrittura è scorrevole, facile da capire. Date e avvenimenti sono reali e il racconto è tratto da una storia vera, sebbene molti personaggi siano inventati. La cosa più bella però, è che pur parlando di un tema difficile come il nazismo, il libro non è violento e non si svolge nei campi di concentramento, ma nelle strade di Berlino, per cui è abbastanza leggero ma ben costruito. Vale davvero la pena di leggerlo!
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