Anna, una persona dei nostri giorni, toccata duramente dalla morte prematura dei genitori si trova a vivere una vita di non scelte. Si trasferisce in una città che non è la sua per fare un lavoro di ripiego e si sposa con un marito che non ama davvero. La malattia del figlio, il turbamento per una passione clandestina, la perdita del lavoro, la crisi economica finiscono per abbatterla definitivamente, per spingerla verso un mutismo che misura la sua distanza dal mondo. Il suo destino è segnato. Un destino di marginalità non infrequente ai giorni nostri, con il quale ci confrontiamo forse quasi ogni giorno, in attesa che scatti il verde del semaforo. Romanzo a mio parere ben scritto e di agevole lettura, riesce a descrivere bene la deriva progressiva che accompagna Anna dalla sua routine quotidiana verso l'isolamento, riproponendo l'antico dilemma del confine tra la normalità e la pazzia. <Quando Anna si sentiva meglio, sapeva di essere sulla via della guarigione o l'altalena della sua follia era inconsapevole come quella delle stagioni, del canto degli uccelli, dello spogliarsi degli alberi, del correre della lepre, del riso delle bambine?>
Storia di Anna
Un dramma personale e familiare che porta tutti i protagonisti a fare i conti con sé stessi e con le domande della vita.
Dopo la prematura morte dei genitori, Anna Mantovani si trasferisce a Ferrara, dove trova lavoro. Inizia a conoscere la città attraverso i romanzi di Giorgio Bassani. Qui si sposa e ha un figlio, ma dopo un primo periodo di felicità, una progressiva insoddisfazione inizia a impossessarsi della sua mente e a minacciare la sua stabilità emotiva. Sono gli anni della recessione economica, e l’insicurezza sociale rende tutto ancora più difficile. Anna cade preda delle sue ossessioni e all’inizio dell’inverno, ogni sera, compare all’incrocio tra due viali, diventando nel tempo una presenza amata e rispettata tra gli automobilisti di passaggio. Indimenticabile figura femminile, Anna è una vittima delle circostanze e delle proprie contraddizioni, ironica e complessa, simbolo di uno smarrimento sempre possibile. E il microcosmo di gente comune ma unica che ne accompagna la vita, a volte amandola altre temendone la libertà, a volte con generosità altre con indifferenza, rimane nella memoria come emblema degli italiani di oggi. Giuliano Gallini entra con questo romanzo dentro il dolore di una crisi con rigoroso realismo e un linguaggio essenziale.-
Autore:
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Anno edizione:2020
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Giulio64 06 febbraio 2022Una storia amara nella Ferrara di Giorgio Bassani
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