Qui Pennac si lancia in un'idea particolare, raccontare la storia della vita di una persona attraverso il diario dei cambiamenti del suo corpo, una visione fisica dell'evoluzione di una storia, che mette un po' da parte tutto quello che è il comparto emotivo - guardando i sintomi, i comportamenti, e non ciò che li muove, le emozioni. L'idea è sicuramente originale e il racconto è assolutamente consigliato, il mio non dare cinque stelle piene è legato per lo più al fatto che qui l'autore sembri giocare in un campo poco suo. Poche persone sanno parlare delle emozioni in maniera originale come Pennac, e in questo racconto viene da pensare "E' tutto bellissimo, e dire che potrebbe fare di meglio".
Storia di un corpo
3 agosto 2010. Tornata a casa dopo il funerale del padre, Lison si vede consegnare un pacco, un regalo post mortem del defunto genitore: è un curioso diario del corpo che lui ha tenuto dall'età di dodici anni fino agli ultimi giorni della sua vita. Al centro di queste pagine regna, con tutta la sua fisicità, il corpo dell'io narrante che ci accompagna nel mondo, facendocelo scoprire attraverso i sensi: la voce stridula della madre anaffettiva, l'odore dell'amata tata Violette, il sapore del caffè di cicoria degli anni di guerra, il profumo asprigno della merenda povera a base di pane e mosto d'uva. Giorno dopo giorno, con poche righe asciutte o ampie frasi a coprire svariate pagine, il narratore ci racconta un viaggio straordinario, il viaggio di una vita, con tutte le sue strepitose scoperte, con le sue grandezze e le sue miserie: orgasmi potenti come eruzioni vulcaniche e dolori brucianti, muscoli felici per una lunga camminata attraverso Parigi e denti che fanno male, evacuazioni difficili e meravigliose avventure del sonno. Con la curiosità e la tenerezza del suo sguardo attento, con l'amore pudico con cui sempre osserva gli uomini, Pennac trova qui le parole giuste per raccontare la sola storia che ci fa davvero tutti uguali: grandiose e vulnerabili creature umane.
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Anno edizione:2014
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Formato:Tascabile
Storia di un corpo
Quest'oggi vi voglio parlare di Daniel Pennac, "Storia del corpo", un romanzo pubblicato da Feltrinelli editore. La sua protagonista, Lison, si ritrova casualmente tra le mani il diario segreto redatto durante tutto il corso della sua esistenza dal padre recentemente scomparso, e ha modo così di riscoprire alcuni aspetti del suo carattere che ignorava, nonché alcuni episodi particolarmente piccanti della sua vita. È un romanzo toccante, curioso e sorprendente, che mi sento di consigliare a tutti i lettori che abbiano voglia di ritagliarsi un momento di intimità tra le sue pagine commoventi e divertenti allo stesso tempo.

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Sawyer 11 gennaio 2025Il tuo corpo parla quanto te
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Giorgio Gabrieli 07 gennaio 2025Le recensioni dei libri sono la minzione dell'animo.
Ci vorranno 71 anni, 2 mesi, 5 giorni per far arrivare a questa massima il nostro narratore: "Non c'è comicità senza educazione". È il riso il prodotto della cultura o lo sbeffeggiamento di essa? Ridiamo del grottesco tanto quanto della battuta ricercata; con la differenza che di una ce ne vergogniamo amaramente, dell'altra invece dovremmo ma non è così. (Lascerò alla educazione del lettore dedurre se l'ultima frase fosse un chiasmo o un parallelismo.) Idea assurda, ma geniale. Noi, così abituati a romanzi che parlano di grandi sentimenti e passioni, per una volta ci perdiamo nella lettura fisico-meccanica delle funzioni corporali, tutte. Se non resto scandalizzato, ma nemmeno un poco, dalla lettura di questo libro mi chiedo cosa mai oggi ci riuscirebbe. È forse la catarsi greca, o forse un ritorno a quel bisogno infantile-pedagogico di insozzamento del linguaggio, che mi porta a leggere con il sorriso un libro pieno di pagine che parlano di tutti i fluidi corporei, di come e in quali situazioni vengono prodotti ed espletati? Ma ora basta con questo linguaggio forbito: è un libro che parla di seghe, "scagazzamenti", umori, sudore, saliva, malattia, ipocondria, rapporti umani, dita nel naso, scoregge, starnuti e coiti. Una gran lettura dunque!
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Tommaso 28 dicembre 2024
Un’opera unica che intreccia biologia ed emozioni, esplorando l’esistenza in quanto, prima di tutto, essere corpo
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