Incredibilmente l'assurdo ragionamento alla base di questo libro ha una sua logica. Impossibile non rispecchiarsi almeno un pò nel pensiero e nei ragionamenti (che, ripeto, secondo me fino ad un certo punto filano perfettamente!) del protagonista la cui opera, se così si può chiamare, ha inizio per puro egoismo e sbadataggine per poi diventare -soggettivamente- altruista. Ho trovato il libro inizialmente spassoso, curioso, ti chiedi chissà dove andrà a parare e qualche risata la vicenda la strappa anche, infatti sorrido tutt'ora mentre scrivo questa recensione ricordandone la lettura. Si tratta ovviamente di un racconto inverosimile e surreale, utilissimo per "staccare la spina" e concedersi una simpatica lettura nonostante nel finale il tutto si perda un pò forse per via della ripetitività delle azioni.
La strage degli imbecilli
Chi non ha sognato di ammazzare il proprio vicino la domenica mattina quando, preso dall'improvvisa urgenza di aggiustare la mensola del salotto, vi sveglia martellando come un forsennato contro il muro? O di mandare all'altro mondo l'automobilista che vi urla contro mentre vi sta tagliando la strada senza pietà? Certo, occorrerebbe una certa determinazione. Ma di determinazione il protagonista di questo irriverente, divertentissimo romanzo, non manca affatto. Supportato da una logica a suo modo inattaccabile, quest'uomo finora mite, ossequioso, gentile inizia a uccidere, nell'ordine, portiere pettegole, automobilisti arroganti, esattori delle imposte, impiegati perdigiorno, mendicanti rancorosi, vecchi assillanti e poi, in un'escalation di "coerenza giustizialista", la moglie, quattro capufficio, l'amante, il fratello dell'amante e svariati lavoratori in divisa - essendo per lui, la divisa, un chiaro vessillo d'imbecillità. S'improvvisa nel frattempo guida turistica per anziani (e ne fa fuori un pullman intero), sceneggiatore di film porno ed editor per una casa editrice, La rebelle, di cui rapidamente scala i vertici. Fino a quando, dopo molto riflettere (e ammazzare), non arriva a tracciare il ritratto del perfetto imbecille: è vittimista e logorroico, in genere contagioso; abusa del proprio potere; non dà mai scampo. E, insieme ai suoi simili, regge le sorti del mondo.
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2009
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Daniela Fasano 02 dicembre 2017
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M.LUISA BERTONE 08 novembre 2010
Leggendo la trama mi ero creata delle aspettative che il libro ha completamente disatteso. Non fa ridere, e quando si ride il sospetto è che non sia intenzione dell'autore. Lo stile di scrittura è abbastanza piatto, così come lo sono i personaggi. Nel complesso, l'idea che mi sono fatta è che l'autore sia partito da un'idea accattivante senza però avere la minima idea di come svilupparla.
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