La vita di montagna e delle comunità che la abitano è molto ben descritta, così come la fratellanza della brigata in rifugio. La descrizione del gestore del rifugio mi è molto piaciuta, mentre sono rimasta un po' delusa da quella della protagonista; penso si potesse approfondire il suo mal di vivere. Uso della lingua molto preciso ed accurato.
La strangera
Libro vincitore del Premio letterario nazionale per la donna scrittrice - Opera Prima 2025
Le montagne sono donne immense, eppure tante portano nomi di uomini.
«Una strangera.» Fu quell'uomo a chiamarmi così per la prima volta, e avrei voluto rispondere ciò che avrei detto a tutti gli altri in seguito, che lì in montagna io ero straniera esattamente quanto loro.
Prendere la propria vita e andare - per capire se stessa, trovare un futuro, non scendere più ma restare. Sono questi i motivi per cui, una mattina di maggio, Beatrice lascia Torino per trasferirsi tra le montagne. Quelle montagne che, ne è certa, sono donne anche se spesso recano nomi maschili. Donne come lei, che appena arrivata al rifugio del Barba, un uomo burbero dal passato misterioso, si sente respinta, in quanto fumna e strangera. Marta Aidala ha il coraggio di una voce limpida che lascia parlare i gesti e gli accadimenti, i rumori del bosco, gli odori, la luce di un cielo alto sopra le cime. E sa raccontare nei dettagli più concreti una nuova epica, quella di una ragazza che va dietro alla propria libertà nonostante le esitazioni e le paure, una ragazza che cerca se stessa nei sentieri e tra gli uomini di montagna, in un mondo che sente suo anche se le vecchie tradizioni la guardano con diffidenza. Con timore e curiosità, come la guarda Elbio, il giovane malgaro con cui Beatrice instaurerà un legame profondo, fatto di ritrosie e slanci, in quell'intimità fragile e struggente che c'è tra due persone che si specchiano e si riconoscono. Quando l'estate finisce Beatrice però decide di non seguire Elbio a valle, rimane invece assieme al Barba in rifugio, luogo che ora, forse, sente di poter chiamare casa. Ma l'inverno senza neve le rivelerà una montagna inaspettata, spingendola a rimettere tutto in discussione, e interrogandola ancora una volta sul suo futuro, sulla persona che vuole essere e sui luoghi a cui sente di appartenere.
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Autore:
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Edizione:3
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Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Mariasilvia 11 gennaio 2025
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Zioranci 10 gennaio 2025Amore per la montagna
Un libro che dovrebbero leggere tutti, sia gli appassionati di montagna che quelli che in montagna ci vanno solo saltuariamente per un picnic. Una storia semplice ma ricca ed emozionante che racconta la vita in rifugio sia in estate che in inverno con i suoi lati belli e i suoi lati oscuri. Non so quanto nella storia sia vero e quanto sia frutto della fantasia dell'autrice, ma senz'altro è molto vicina alla realtà.
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Bax 06 gennaio 2025Alcune frasi valgono tutto il libro
Ho letto il libro incuriosita dalla trama. Ho conosciuto in parte la vita che racconta, mi è piaciuto a tratti. Alcune frasi valgono tutto il libro.
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