Leggendo il momento dell’autrice, della quale ho letto con piacere un paio di romanzi, non ho badato all’argomento di quest’ultimo, altrimenti non l’avrei mai comprato. È un romanzo fantasy. Si tratta di una storia che rappresenta la continuazione di un’altra ma che può essere letta anche indipendentemente dalla precedente. Una storia fantastica che vede come protagonisti degli elfi e degli umani e che si colloca a cavallo tra due mondi. In quello delle brume, dove accadono cose di fantasia spesso senza senso, vivono gli elfi e uno solo di loro è riuscito a superare per sempre il ponte che lo unisce al mondo degli umani. Un timido messaggio traspare: qual è lo strano paese? In effetti non è detto che sia strano quello delle brume perché in entrambi i mondi c’è il bene e il male. Altro messaggio è quello ecologista che invita a preservare i mondi da qualsiasi tipo di degrado. L’ho letto veramente a fatica non solo perché non è il mio genere, ma perché appare come la descrizione di eventi e luoghi spesso privi di significato buttati lì solo per riempire la storia è il senso di curiosità e mistero che vorrebbe creare non riesce a concretizzarsi. Non mi è piaciuto.
