Lo strappacuore
«"Io sono contro la religione" disse Giacomorto. "Anche se mi rendo conto che in campagna può essere utile". Il curato sogghignò. "Utile! La religione è un lusso" disse. "Sono questi bruti che vogliono trasformarla in qualcosa di utile".»
Clémentine ha nel cuore soltanto i tre neonati, i "tremelli" Noël, Joël e Citroën. Non vuole tra i piedi il marito, Angel, e lascia sempre più spazio a Giacomorto, strano tipo che desidera psicanalizzare chiunque gli capiti a tiro. Quando va al villaggio per ordinare lettini per i "tremelli", Giacomorto transita dal "mercato dei vecchi", nota che vengono trattati come semplici oggetti, si becca un pugno perché chiede come mai questo possa accadere. Incontra La Glorìa, strambo vecchiardo che, in cambio di oro, recupera dal fossato che circonda il villaggio la vergogna dei cittadini. Mentre Clémentine ingabbia i gemelli per evitare che escano nel mondo e corrano pericoli e li ingozza di cibo, Giacomorto accentua il delirio psicanalitico: ora tocca ai gatti, alla donna di servizio, a La Glorìa, a cui si sostituirà quando muore. Prefazione di Raymond Queneau.
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Anno edizione:2022
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