Strega d'aprile - Majgull Axelsson - copertina
Strega d'aprile - Majgull Axelsson - copertina
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Letteratura: Svezia
Strega d'aprile
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Descrizione


Gravemente disabile, da cinquant'anni Desirée trascorre la vita in un letto d'ospedale. Anche se non può camminare e non riesce più a parlare, è dotata di un'intelligenza eccezionale e, con l'aiuto di un computer e di un dottore, con cui negli anni si è instaurato un particolarissimo rapporto sentimentale, ha imparato a comunicare con il mondo estemo, ottenendo straordinari risultati nello studio della fisica quantistica. Col tempo, grazie all'insistenza del medico, la donna è anche riuscita a ricostruire la sua storia: la mamma l'ha abbandonata alla nascita e, dopo la morte del marito, ha poi adottato tre bambine che ignorano l'esistenza di questa quarta sorella molto speciale. Sì, perché Desirée è una "Strega d'aprile" e come tale possiede la straordinaria capacità di uscire con la mente dal proprio corpo, una dote che ha usato finora per seguire la vita della madre e di quelle che considera delle intruse che hanno rubato un'esistenza destinata a lei. Ma adesso è arrivato il momento della resa dei conti. Un giorno le tre sorelle ricevono una lettera misteriosa che le costringe a rivedere il proprio passato e il presente, mettendo in moto una complessa rete di ricordi, rimpianti e scontri che porteranno a un finale sconvolgente.

Dettagli

4 marzo 2011
500 p., Brossura
Aprilhäxan
9788861922068

Valutazioni e recensioni

  • FRANCESCA BORZATTA

    Libro indubbiamente particolare, tratta un tema difficile come la disabilità grave e i minori provenienti da famiglie difficili, se non addirittura assenti. E’ una narrazione che ha come protagoniste donne: Desiree affetta dalla nascita da una disabilità grave che la costringe a letto, non in grado di muoversi, alimentarsi, parlare autonomamente (comunica attraverso un bocchino collegato ad un computer), ospitata da una struttura per lungodegenti è comunque colei che tira le file di tutta la storia. Ed è la strega d’aprile così come riporta il titolo, cioè colei che è in grado di uscire dal proprio corpo ed entrare nel corpo di persone diverse o animali, così da conoscere alcuni aspetti del mondo e dei rapporti, che non avrebbe la possibilità di verificare in altro modo. Molto intelligente e sensibile. Christina madre di famiglia, dottoressa , con un’infanzia difficile dovuta ad una madre psicotica non in grado di crescerla, ed un lungo periodo passato in brefotrofio, persona ubbidiente, tranquilla , maniacale per alcuni aspetti. Margareta, abbandonata in un locale lavanderia da neonata, cresce in brefotrofio, lavora c/o l’Istituto di astrofisica di Kiruna come ricercatrice, carattere estroverso passa da una relazione all’altra fin dalla minore età , sola, senza marito, né figli,né amici veri. Birgitta, figlia di una prostituta alcolizzata, in età scolare viene trasferita in brefotrofio, a sua volta da adulta sposerà un uomo violento e delinquente, avrà un figlio che abbandonerà ed il suo futuro la vedrà ricalcare le orme della madre. Tutte queste donne hanno una cosa in comune o meglio una persona in comune Ellen. E’ un libro che fa pensare… Noi siamo molto più di un corpo dice Desiree, noi ce la possiamo fare seppur con ferite, e tratti del carattere che sono il risultato di un’infanzia difficile dice Christina, Margareta invece dietro la sua maschera di donna sicura e forte chiede solo di essere capita ed ascoltata ed amata veramente,Birgitta è la più debole ed è un urlo rabbioso di ribellione contro il suo destino. Tutto mischiato ad un pochino di magia…

Conosci l'autore

Foto di Majgull Axelsson

Majgull Axelsson

1947

Scrittrice, drammaturga e giornalista, è una delle più apprezzate autrici svedesi, tradotta in ventitré lingue e premiata con l’ambito Augustpriset. Dopo essersi affermata con inchieste su spinose problematiche sociali, come la prostituzione infantile nel Terzo mondo e la povertà in Svezia, ha esordito con successo nella narrativa, coniugando l’attenzione per le ingiustizie e per le condizioni di disagio materiale ed esistenziale con una grande capacità di calarsi nei destini dei suoi personaggi. È cresciuta a Nässjö, dove si svolge parte della vicenda narrata in Io non mi chiamo Miriam (Iperborea, 2016). Ha scritto inoltre La tua vita e la mia (Iperborea, 2019).

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