La strega di Edmonton-The witch of Edmonton - William Rowley,Thomas Dekker,John Ford - copertina
La strega di Edmonton-The witch of Edmonton - William Rowley,Thomas Dekker,John Ford - copertina
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Letteratura: Gran Bretagna
La strega di Edmonton-The witch of Edmonton
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Descrizione


The Witch oF Edmonton/La strega di Edmonton (1621) è splendida espressione di un universo drammatico e spettacolare capace da un lato di rispecchiare fortemente le idee che permeavano la società epocale e, dall'altro, di attaccarle, ridicolizzandole, per riportarle sotto il controllo dell'ideologia dominante. L'opera teatrale è interessante per l'impronta storiografico e documentaria che i suoi autori vollero attribuirle con un'accentuata caratterizzazione degli abitanti del villaggio, mostrati attraverso l'ottica popolare del pregiudizio e della superstizione che ingabbia tutti i personaggi, e ancor più quelli femminili, in ruoli predefiniti e inesorabilmente fissi.

Dettagli

1 gennaio 2005
373 p., Brossura
9788820735708

Valutazioni e recensioni

  • Una tragica storia vera di una delle tante donne vissute tra il cinquecento e il seicento in Inghilterra. Elizabeth Sawyer, elemento debole della società: vecchia, povera e zitella dunque senza un marito che potesse tenerla a bada viene additata e successivamente condannata come strega. Umiliata e stufa delle continue vessazioni decide di stringere realmente un patto col diavolo, visto che in ogni caso non sarebbe mai più stata in grado di togliersi quell'appellativo di dosso. Edizione con testo a fronte redatta con gran cura dalla traduttrice Manuela Rastrelli e corredata da una postfazione molto interessante della direttrice della collana Laura di Michele.

Conosci l'autore

Foto di Thomas Dekker

Thomas Dekker

(Londra 1572 ca - 1632) drammaturgo e scrittore inglese. Attento osservatore della vita popolare londinese, la descrisse nelle satire, nelle cronache in prosa (I sette peccati mortali di Londra, The seven deadly sins of London, 1606) e soprattutto nelle commedie: La festa dei calzolai (The shoemaker’s holiday, 1600), le cui note realistiche preannunciano Defoe, Il vecchio Fortunato (Old Fortunatus, 1600) e L’onesta cortigiana (The honest whore, 1604). Collaborò inoltre con altri drammaturghi dell’epoca elisabettiana, come Th. Middleton e J. Webster.

Foto di John Ford

John Ford

1895, Portland, Maine

"Nome d'arte di Sean Aloysius O'Feeney, regista statunitense. Di etnia irlandese, a diciott'anni, lascia la fabbrica in cui lavora e raggiunge il fratello maggiore, Francis, già impegnato come attore e regista a Hollywood, assumendo il nome di John, che subito cambia in Jack, mutando anche il cognome in Ford. Come Jack F. dirige, tra il 1916 e il 1923, una serie di film d'avventura per la Universal, in particolare molti two reels con H. Carey. Riprende il nome John per dirigere Il cavallo d'acciaio (1924), un western di grande successo che già rivela un'alta padronanza del mezzo. Tra due rulli, medi e lungometraggi sono decine i film che il giovane F. firma. Quattro anni dopo, nel 1928, realizza L'ultima gioia (insulso titolo italiano di Four Sons), con il quale vince il premio...

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