Un libro stupendo e geniale che mi ha fatto innamorare perdutamente di una scrittrice che di diritto si piazza tra le mie preferite. Amelie narra le sue vicissitudini di un anno di lavoro in Giappone presso una grandissima multinazionale. Quello che per lei inizialmente sembra l’avverarsi di un sogno si rivelerà invece essere solo un’esperienza tragicomica in un mondo dalla mentalità così differente da quella occidentale. Lo stile è ironico e graffiante, ma al tempo stesso pervaso di dolcezza e amore verso una cultura tanto diversa e distante da quella occidentale, cultura di cui, peraltro, riesce a mettere in luce le particolarità e le differenze senza alcuna acrimonia. Uno spaccato impietoso ma al tempo stesso benevolo di un mondo tanto differente dal nostro da sembrare quasi alieno.
