Il template, ormai usurato dal tempo, è stato diligentemente, se non pedissequamente, rispettato: una sad hot girl che non si capisce bene per quale arcano motivo sia sad ( il maledettismo di facciata elemento imprescindibile: signorina di Degas con assenzio, Erasmus prestigioso e famiglia amorevole della nostra generazione) e che, contestualmente, è inconsapevole della sua hotness; ma, qui viene il "bello" (o lo sconcerto per chi legge): nonostante l'aridità e la scarsa intelligenza emotiva unita ad una acidità ("Ok, allora che ri è successo? Perché hai questo palo nel culo?") di contorno immancabile, è in grado di far perdere etica, lucidità e vestiti ai sad hot boys di turno. La nostra Azzurrina, stellina senza cielo, rientra perfettamente nello stampino amorevolmente confezionato dalla nostra Sally (non quella di Vasco), stampino poi contraffatto e contrabbandato per poter diventare di dominio pubblico: le sad hot girls sono in mezzo a noi, siamo noi! Ci hanno insegnato che è sacrosanto, giusto e virtuoso ostentare una posticcia tristezza esistenziale come cifra caratteriale e condirla di una dose abbondante (e ingiustificata) di cinismo, alterigia, disincanto e promiscuità sessuale. Il rapporto con l'Altro (amore, amicizia, seduzione, ...) viene svuotato di senso e diventa un meccanismo cervellotico per imbastire situazioni al limite del ridicolo che vedono per protagonisti dei quasi trentenni che non hanno nemmeno lo sbatti di provare a fare chiarezza nei propri sentimenti o il genuino interesse nel farsi conoscere e riconoscere ma li vedresti prostrarsi in ginocchio pur di stordirsi in qualche modo ( il paragone con l'Ellis degli esordi mi sembra azzardato).
Succede di notte
Attraverso una voce narrante schietta e magnetica, all’incrocio tra una versione dark di Bridget Jones e la protagonista della serie culto Fleabag, Valeria Montebello compone un affresco sulle disfunzionalità contemporanee: il romanzo-manifesto di un’intera generazione, quella dei millennial.
L’ennesima foto postata alle tre di notte alla disperata ricerca di attenzioni era la testimonianza del mio fallimento totale: come donna, come amante, come femminista.
Azzurra ha ventisette anni e la sua vita sentimentale somiglia alla scena di un crimine. Conduce un podcast che si chiama Post Love: parla del tramonto del romanticismo, l’epoca in cui è diventato popolare inviare immagini non richieste dei propri genitali. Come un’indagatrice, trascorre le giornate a scrollare profili sulle app di dating e le notti a fare sesso con personaggi improbabili. Con una certa dose di disincanto, ha già collezionato una serie di storie dal destino segnato. “Piccole larve”, così le chiama, in attesa di tramutarsi in fantasmi e sparire. Il rapporto con Carlo, tanto affascinante quanto sfuggente, è proprio nella fase di “piccola larva”. Tutto è iniziato cinque anni prima alla Cambridge University, dove Azzurra arriva per un Erasmus insieme all’amica di sempre, Alba. Entrambe sono pronte a scrollarsi di dosso la provincia e scoprire un mondo fatto di corsi di poesia e velleità intellettuali ma, soprattutto, di feste e ragazzi. Le due incontrano Carlo e Luke. Presto i quattro cominciano a frequentarsi e si forma subito un legame complesso da decifrare. Azzurra, ambiguo epicentro del quartetto, farà precipitare le cose nel peggiore dei modi e il risultato sarà l’inizio di una storia d’amore e la fine di un’amicizia, quella con Alba. Anni dopo Azzurra è un’altra persona, eppure non ha mai smesso di pensare all’amica. Per ricucire, tuttavia, dovrà anzitutto sbarazzarsi del groviglio di relazioni tossiche che minano la sua serenità. Attraverso una voce narrante schietta e magnetica, all’incrocio tra una versione dark di Bridget Jones e la protagonista della serie culto Fleabag, Valeria Montebello compone un affresco sulle disfunzionalità contemporanee: il romanzo-manifesto di un’intera generazione, quella dei millennial.
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Anno edizione:2024
L'amore è morto e anch'io non mi sento benissimo
Quand'è che l'amore ha cessato di esistere? Quando ci è parso normale selezionarsi su un catalogo, mentire sui ogni dato e concedersi non più di mezz'ora di sfregamenti primitivi per poi dimenticarsi? Azzurra ha ventisette anni, un podcast sulla fine del romanticismo e una pletora di incontri sbavati, riflessioni insonni e uomini in briciole. La sua lingua punge e non fa sconti, inchiodandoci a osservare le nostre finte libertà, i nostri immani isolamenti. Che nessun acquisto online potrà mai addolcire. Radiografia impietosa di ciò che siamo diventati. E da cui forse possiamo ancora salvarci.

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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NyodeneC 11 gennaio 2025Tra Giada Biaggi, Sally Rooney, Elif Batuman (e continua tu...(
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Francesca 24 dicembre 2024millennials
scrittura leggera, travolgente e scorrevole mi sono rivista dell’esterno
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Aden 11 dicembre 2024Un buon esordio
Esordio interessante e molto attuale, caratterizzato da una scrittura ironica ma critica, che pone luce su argomenti molto attuali come le dating app. Ho trovato la fine un po' frettolosa, ma nel complesso è stata una lettura piacevole e in futuro mi piacerebbe leggere altro scritto da lei.
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