Sulla faccia della terra - Giulio Angioni - copertina
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Letteratura: Italia
Sulla faccia della terra
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Descrizione


Una notte di luglio del 1258, Mannai Murenu, giovane garzone di vinaio, si ritrova morto e sepolto nella presa e distruzione della città di Santa Gia da parte dei pisani. Settant'anni dopo invece racconta di come si salva e poi con altri si rifugia in un'isoletta dello Stagno di Cagliari, già lebbrosario e adesso sgombra, dopo che i lebbrosi sono stati catapultati a infettare la città assediata. Inizia così la narrazione delle molte avventure di un gruppo di rifugiati nell'Isola Nostra: oltre a Mannai, due sediari, Paulinu servo allo scriptorium di un convento, Vera donzella nobile, Akì schiava persiana, il vecchio ebreo Baruch, tre soldati tedeschi di ventura, Tidoreddu pescatore dello Stagno, il cane Dolceacqua, poi il fabbro bizantino Teraponto e altri fino a oltre un centinaio. Nei guai della guerra si fingono lebbrosi, così protetti dal terrore del contagio. Inventano una vita di espedienti, protagonisti lo Stagno e la voglia di viverci liberi, in una grande avventura collettiva.

Informazioni dal venditore

Venditore:

Dettagli

18 febbraio 2015
155 p., Brossura
9788807041082

Valutazioni e recensioni

  • ROBERTA COCCO

    Questa storia racconta un episodio particolare, ma cambiando i nomi, le date, i luoghi, potrebbe essere la storia di una qualsiasi guerra, che porta sempre sofferenza, paura, in cui i più forti vincono sui più deboli. Ma il bello di questo libro è il messaggio di speranza, dalla sofferenza può nascere l'unione, persone diverse che riescono a convivere e a condividere uno stesso luogo ma mantenendo culture e religioni diverse. Un'utopia destinata a scomparire ma che comunque lascia un barlume di speranza. Il libro è breve ma le parole, certe intere pagine, sono molto potenti e intense.

  • Racconto molto azzeccato collocabile nel lungo filone della salvezza di pochi dopo un disastro collettivo. Condotto con destrezza inusuale, qui siamo, come se fosse oggi, in uno Stagno costiero della Sardegna medievale. Un libro bellissimo.

  • La scrittura e il ritmo della narrazione del libro sono eccezionali, così come inediti appaiono i personaggi di questa avventura di scampati alla distruzione della loro città. Il tutto accade in un medioevo sardo-pisano-genovese mai ancora raccontato.

Conosci l'autore

Foto di Giulio Angioni

Giulio Angioni

1939, Guasila, Cagliari

Professore di antropologia culturale nell'Università di Cagliari, ha scritto numerosi saggi e varie opere di narrativa tradotti in varie lingue tra cui: L'oro di Fraus (Editori Riuniti, 1988), Il sale sulla ferita (Marsilio, 1990), Una ignota compagnia (Feltrinelli, 1992). Sellerio ha pubblicato Il sapere della mano (1986), Il mare intorno (2003), Assandira (2004), Le fiamme di Toledo (Premio Mondello 2006, Premio Corrado Alvaro 2006), Afa (2008), Gabbiani sul Carso (2010). Nel 2010 è uscito per la casa editrice sarda Il Maestrale Doppio cielo, seguito poi da Sulla faccia della terra.

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