La storia riguarda tre giovani islamici che vengono addestrati duramente con lo scopo di diventare martiri e realizzare l’ennesima strage: tuttavia l’amicizia che nasce fra di loro e l’intuizione di essere solo pedine manovrate per interessi superiori e obbiettivi che non hanno nulla a che fare con la religione o il credo, li porta a disertare e scappare con soldi e documenti compromettenti. Viene fuori così una spietata caccia agli uomini e contemporaneamente s’intessono giochi politi in ogni parte del mondo per coprire o addossare responsabilità. La trama è complessa, lunga, coinvolgente e ben realizzata, c’è molta azione e nulla è scontato, fino al finale davvero imprevedibile; i dialoghi sono verosimili, le descrizioni sono molto curate e l’autore è stato bravo ad attenuare le parti più violente con sottile ironia. Molto buoni sono anche i messaggi che traspaiono, come il valore dell’amicizia, della famiglia e la constatazione che nessuna religione può spingere alla morte delle persone. E’ davvero un buon libro.
