Una bidella che crede di essere innamorata di un professore, in realtà é ossessionata e vede i suoi sentimenti attraverso un filtro, é convinta che il suo sia amore puro perché non vuole nulla in cambio. I suoi sentimenti sono morbosi e li usa come scusa per sprecare le sua vita, tutto é incentrato su di lui e nel frattempo lei non ha nessun tipo di gratificazione né sul lavoro né personale perché si lascia cullare da questa illusione che le va anche bene perché effettivamente lei non vuole uscirne. Non é il genere di libro che mi piace, quindi non l’ho apprezzato particolarmente, però può piacere se si apprezza questa tipologia, é scritto bene e si capisce il messaggio che l’autore vuole trasmettere.
Tanto poco
Libro finalista del Premio Viareggio Rèpaci 2024 - Narrativa
Libro presentato da Elena Stancanelli nell’ambito dei titoli proposti dagli Amici della domenica al Premio Strega 2024.Una bidella e un professore, due esistenze parallele che forse non s’incroceranno mai, o forse si toccheranno per una notte soltanto, in un abbraccio che profuma d’amore e gratitudine, d’illusione e di oblio. «Tanto poco» basta per essere felici, bisogna solo respingere il mondo e consegnarsi a un’ossessione assurda e bellissima.
«Quello che Lodoli riesce a fare in Tanto Poco è dare vita a una storia attraverso le non azioni della sua protagonista, che trova l'unico e solo senso in questo amore di fede e devozione, avvolto nel sudario del suo assillo.» - Jessica Chia, La Lettura
Amare e restare nell’ombra: proteggere e custodire senza mai esporsi, senza avere l’impulso di rivelarsi, di dire eccomi, guardami, sono qui. È quello che capita alla bidella di una scuola dove insegna un ragazzo coi riccioli neri, intemperante, ribelle, pieno di sogni. Quarant’anni passati a difenderlo dai pericoli, dalle cattiverie, dal mondo. In silenzio, di nascosto: perché per avere un attimo di felicità bisogna saper perdere tutto. «Le stagioni passano, le foglie crescono, cadono e ricrescono e tutto cambia. Ma io sono stata sempre qui, ferma, radice piantata in una devozione che forse è amore e forse è solo paura». L’amore da lontano, l’amore che non si sporca con la vita, l’amore puro, assoluto, incrollabile: il nuovo romanzo di Marco Lodoli racconta la passione silenziosa e implacabile di una bidella per un professore che non si accorge di nulla, troppo preso dalle sue ambizioni artistiche, dall’illusione di essere diverso dagli altri, dalle sue piccole vanità. Matteo è un insegnante, ma anche uno scrittore: prometteva bene, poi però si è smarrito. E lei non ha mai cessato di amarlo, ma a che prezzo? Per difendere quella rosa bianca dal fango della vita ha dovuto essere inflessibile, feroce, spietata. Rinunciare a tutto. Marco Lodoli ci porta al centro di un sentimento travolgente che è rincorsa e fuga, smania e tensione verticale, sogno che niente e nessuno deve interrompere: una finzione folle, e proprio per questo più forte di ogni realtà.
Proposto da Elena Stancanelli al Premio Strega 2024 con la seguente motivazione: «Tanto poco, l’ultimo romanzo di Marco Lodoli, svela fin dal titolo la sua natura. È un avverbio, un ossimoro, un punto di osservazione che può essere ribaltato. Come la donna in copertina. È una storia che scivola velocissima fino alla fine con la grazia e la spudoratezza che Lodoli ha reso, negli anni, sempre più leggere, esatte, una lingua che pare sognata. In questo romanzo – una peculiare forma di autofiction allo specchio – qualcuno guarda qualcun altro, lo osserva con tenerezza e passione, lo accompagna col suo sguardo lungo una vita intera. Inutile cercare di sapere se l’osservato sia davvero il professore, Matteo, che è anche uno scrittore “che prometteva bene e poi si è smarrito”. Oppure se, come sembrerebbe, la bidella, che racconta la storia in prima persona. “Tanto poco“, come tutti i romanzi di Lodoli, somiglia soprattutto a una fiaba: si legge di un fiato e rimane per sempre. Qual è la strada verso la felicità, qual è la vita che dovremmo vivere, che cosa significa davvero farcela o non farcela? Ma soprattutto: possibile che l’amore non basti?»
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Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Romilda24 24 febbraio 2025Libro particolare
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flore 15 novembre 2024wow
Letto in un giorno! Ti trascina in una storia d’amore incredibile, impossibile ma piena di speranza
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lingegnerechelegge 17 febbraio 2024una promessa di futuro
Il cielo degli amori non corrisposti è una volta di azzurro sulla pretesa del vissuto. “È volere il cielo senza amare la terra”, è sentirsi abnormi e sempre soli. Un romanzo dalla forte tensione narrativa che da subito cattura il lettore, proiettandolo nella quotidianità della protagonista, una donna fedele all’unico amore della sua vita, quello non corrisposto, personificazione delle sue mancanze; ed è la paura che spinge all’abnegazione e al diniego degli istinti…ad una promessa di futuro non mantenuta.
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