“Il terrazzo della villa rosa” è uno dei romanzi più fortunati della scrittrice torrese Maria Orsini Natale, scomparsa lo scorso novembre. Protagonisti del racconto sono gli abitanti “d’ ’a villa rosa”, un palazzo settecentesco, in stile barocco, situato in Via del Monte alle pendici del Vesuvio. Tore ‘o stagnaro, Nannina ‘a seggiara, Giosuè il barbiere…: questi sono solo alcuni dei nomi dei tanti personaggi, tutta gente semplice e umile, sempre disponibile e pronta ad aiutarsi, ma soprattutto felice di condividere il terrazzo: lo scenario dove si svolgono le vicende e le giornate di ognuno di loro. È proprio sulla “loggia”, infatti, che nasce l’amore innocente tra Nicola e Ghisella, che si organizza l’inganno per far scoprire il tradimento di Rosa, la moglie di Gabriele, con un tedesco dell’ Università di Salisburgo… Le vicende si svolgono in due periodi differenti che corrispondono alle due parti in cui è suddiviso il libro: la seconda metà degli anni trenta e l’anno 1980, anno in cui Nicola, ormai adulto, torna dal Nord Italia in visita alla sorella Fiorina. Il ritorno di Nicola al Sud offre alla scrittrice lo spunto per riflettere sulla situazione attuale della Campania, in particolare sul degrado sia paesaggistico (come la foce del fiume Sarno) che morale. Significativo il passaggio in cui Nicola si chiede dove siano finiti quel “pare brutto”e quella “creanza” che avevano sempre guidato i comportamenti sul terrazzo. L’autrice analizza, con grande bravura, anche il “rapporto” che i personaggi hanno con il Vesuvio, chiamato da tutti “ ’a ‘Muntagna”: ognuno, in particolare Giosuè il barbiere, parla con il vulcano, gli raccomanda di fare il “bravo”, pur riconoscendogli di essere una montagna “educata” perché “il mestiere suo lo fa solo una volta ogni tanto!” La lettura di questo romanzo è consigliabile un po’ a tutti e in particolare agli appassionati dei “cunti” antichi. Il libro è molto scorrevole, interessante, specialmente quando racconta antiche tradizioni e vecchie usanze, purtroppo quasi scomparse (il pellegrinaggio che gli abitanti della villa compiono il 5 agosto in onore della Madonna della Neve fino all’isolotto di Rovigliano), e, perché no, anche divertente quando si leggono i dialoghi in napoletano sempre molto animati e coloriti.
Un terrazzo vesuviano rallegrato dal sole e dall'odore dei limoni, con il vulcano che si erge splendido e minaccioso alle sue spalle, è il palcoscenico su cui una colorita folla di personaggi vive le sue storie d'amore e di amicizia. In questo scenario fiorisce l'idillio prima radioso e poi tragico di Nicola e Ghisella, al quale s'intrecciano i fili di altre vicende ora grottesche ed ora drammatiche, come quella del giovane Vittorino sorpreso a letto con la cognata, o la lite tra il guappo e il barbiere Giosuè, la delusione dell'antifascista Michele all'arrivo degli anglo-americani, il tradimento della bellissima Rosa costretta dai vicini a rinsavire...
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Titolo: Il terrazzo della Villa Rosa Autore: Maria Orsini Natale Editore: Avagliano Anno: 2004 Ottime, nulla da segnalare
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Edizione:4
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Alfredo Nascita 04 dicembre 2011
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