Avevo comprato questo libro attratta dalla nota di copertina di Patricia Cornwell nella quale la Marklund veniva descritta come una delle scrittrici di gialli più dinamica...ma delusione totale. La storia ambientata nel mondo della ricerca scientifica ed in quello paludato della commissione dei Nobel si snoda invece in maniera sciatta e poco avvincente, con lunghe digressioni politico-sociali che non aggiungono nulla, anzi appesantiscono ed allungano ma, per me, senza suscitare alcun interesse non essendo mai l'autrice riuscita ad integrare perfettamente queste con la trama gialla vera e propria e anche il finale, frettoloso al contrario di tutto il tempo perso in precedenza, risulta raffazzonato, banale e poco credibile. Insomma non mi è piaciuto
Il testamento di Nobel. Le inchieste di Annika Bengtzon. Vol. 6
Mancano poche settimane a Natale e al municipio di Stoccolma si festeggiano i premi Nobel. Inviata della Stampa della Sera, anche Annika Bengtzon partecipa al ricevimento, e mentre segue gli ospiti nelle danze, da cronista a caccia di notizie diventa testimone chiave di omicidio: la musica è interrotta da due spari, e il premio per la medicina cade a terra seguito dalla donna che balla con lui, colpita al cuore. Costretta al silenzio stampa, Annika non si lascia intimidire e decide di seguire comunque le indagini e scavare nel mondo della ricerca scientifica, dominato da logiche dettate da gelosia, avidità e sete di potere. La sua inchiesta la porta sulle tracce di un misterioso testamento lasciato da Alfred Nobel, l'uomo che desiderava promuovere la pace e il progresso, e che, per ironia della sorte, con il suo lascito sembra continuare a suscitare rivalità, violenza e morte.
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Autore:
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Traduttore:
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Anno edizione:2011
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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FABIO RAINOLDI 18 gennaio 2010
discreto è il voto giusto. Onestamente mi è piaciuta maggiormente la trama del lupo rosso. Nel testamento di nobel la trama gialla è il 40% del racconto mentre il 60% è occupato dalle vicende personali della protagonista. Interessanti vicende che aiutano a capire la sua personalità, ma che fanno dimenticare troppo spesso che dovrebbe essere un giallo. Interessanti altresì gli intrecci storici con la realtà ed i richiami al xchè esiste il premio nobel. Da rivedere decisamente la parte finale, con il solito thriller delle ultime pagine (come nell'altro libro..) e una veloce liquidazione dei moventi degli omicidi.
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