Thawlines

Paesaggi sconosciuti, inumiditi da neve e nebbia, corsi d'acqua ghiacciati, foreste spettrali: in egual modo inquietante e ricco di possibilità: questo è il mondo di 'Thawlines', il terzo album solista di John Lemke. Scavato a un ritmo glaciale nell'arco di sei anni, distilla i ricordi di un viaggio di grande impatto in Finlandia nel 2011 nell'album più personale di John fino ad oggi. Dal punto di vista della produzione, John Lemke continua a sentirsi attratto da suoni che evocavano in lui una certa nostalgia dell'infanzia come il mellotron, i sintetizzatori, le voci intrise di riverbero e le registrazioni di violoncello, batteria e chitarre specifiche dell'epoca. Abbandonando la sensazione piuttosto elettronica di "People Do" (2013) e "Nomad Frequencies" (2015) per un suono più orientato alla band, John ha chiesto l'aiuto di alcuni dei suoi musicisti preferiti: Pete Harvey (Modern Studies) al violoncello , Clive Deamer (Portishead, Radiohead, Robert Plant) alla batteria e l'arpista Urska Preis (rogue-ah) per realizzare la sua visione.