Francia, 2145. Dopo la Terza guerra mondiale, che ha visto esseri umani e alieni combattere per la supremazia della specie, la popolazione umana è stata decimata da un grave virus, Apocalisse, che ha colpito gli umani facendoli regredire a uno stadio evolutivo primitivo, rendendoli spietati assassini. Emmanuelle La Bella è una quindicenne che nel 2125 è stata ibernata, per volontà della madre che aveva contratto il virus Apocalisse, pur di proteggerla dalla malattia. Al suo risveglio, i medici governativi le spiegano che “appartiene” a loro, e che inizierà una nuova vita nell’esercito. Un buon testo, anche se soffre di evidenti contaminazioni cinematografiche e letterarie esistenti, ma la struttura ha dei buoni punti di forza come dialoghi e caratterizzazione dei personaggi, che danno vigore alla narrazione. C’è anche una buona dose di azione che rende vivace la trama, il che è sicuramente positivo. L’autore divide il testo in due parti: nella prima descrive al lettore la “nuova Terra” in cui ambienta la storia, spiegando quindi alcuni importanti fatti pregressi per capire bene il testo; e mostra una Emmanuelle adolescente e spaesata, in procinto di iniziare una nuova vita nell’esercito. Nella seconda parte, Emmanuelle è cresciuta, maturata e ha fatto carriera; ha già scontato il suo debito governativo con l’esercito, ma si ritrova a dover gestire una situazione imprevista che la costringe a fuggire e nascondersi. Un intreccio dinamico, anche se molto rapido nello svolgimento dei fatti, ma che regala una lettura abbastanza piacevole e interessata. Suppongo sia il primo capitolo di una saga, e come inizio è certamente promettente.
