In un futuro non definito, la depressione è diventata una malattia degenerativa che colpisce gli adolescenti e che ha già portato al suicidio molti di loro. Per arginare la malattia è stato creato il Programma, un centro di cura in cui tutti gli adolescenti, che mostrano segni di depressione, vengono mandati per essere curati tramite la cancellazione dei ricordi (una cosa disumana che annienta del tutto la personalità di chi vi è sottoposto). Sloane ha imparato a tenersi tutto dentro, a mostrarsi sempre forte, a non farsi mai vedere triste ma soprattutto a non farsi mai vedere piangere da nessuno, perché al minimo segno di debolezza sa che finirà per essere mandata nel Programma. L'unica persona di cui sa di potersi fidare è James, il suo ragazzo, lui è la sua roccia, la persona a cui si affida di più per non cadere. Ma quando James inizia a mostrare i primi segni di depressione Sloane non sa che cosa fare, si sforza per cercare di tirare avanti per tutti e due ma sa che è questione di tempo prima che entrambi finiscano nel Programma. Quando ho iniziato a leggere questo libro non avevo aspettative, anzi non sapevo proprio cosa aspettarmi ma non c'è voluto molto perché venissi catturata dalla storia. I personaggi sono caratterizzati bene ed è veramente difficile non affezionarsi a Sloane e James, entrambi i personaggi sono così forti e determinati, ho adorato la loro coppia e il fatto che lo siano dall'inizio del libro. Un'altra cosa che ho adorato sono i flashback, nei quali conosciamo meglio Sloane, della vita che aveva prima, della sua relazione con James e di come è nata. Ho adorato The Program e lo consiglio a chiunque.
