Time Images

A due anni dall'esordio discografico che segnava anche il suo rientro in Italia, il trentenne contrabbassista Matteo Bortone, nativo di Otranto, cresciuto musicalmente a Parigi e ora residente a Roma, pubblica per la Auand Records "Time Images", il secondo lavoro alla guida del suo Travellers il quartetto franco/italiano già ascoltato nel disco d'esordio. Antonin-Tri Hoang (sax alto, clarinetti) Francesco Diodati (chitarre) e Ariel Tessier (batteria). Sull'onda dell'ottimo riscontro di critica ottenuto per l'omonimo primo lavoro, Bortone conferma la sua direzione musicale basata su composizioni che alternano momenti elettrici ed acustici con atmosfere più rarefatte e che esplorano le possibili affinità tra improvvisazione e rock d'avanguardia, privilegiando il sound di gruppo rispetto all'aspetto solistico dei singoli. Il titolo "Time Images" oltre ad evidenziare la passione per il cinema ("image-temps" concetto introdotto dal fIlosofo francese Gilles Deleuze in merito al cinema neorealista) vuole mettere in risalto l'immagine come idea sensitiva di partenza, come esperienza plurisensoriale e il tempo inteso come movimento rimandando quindi alla mobilità dell'immagine. Nel corso delle 11 tracce si succedono, quasi come fotogrammi, brani energici, articolati e ballads introspettive. A differenza del primo album in questo nuovo lavoro la paletta sonora si arrichisce di nuovi strumenti come basso elettrico, synth e clarinetto, Tutti i brani sono scritti da Bortone, eccezion fatta per la storica "Houses of the Holy", dei Led Zeppelin.
Miglior nuovo talento italiano 2015 per la rivista Musica Jazz.