Le torri d'avorio
"L'arredamento", diceva Robert de Montesquiou, "è uno stato d'animo". Prima ancora che sulla carta, ogni scrittore proietta la sua creatività sui muri che lo circondano. Non importa se sia povero o ricco: gli oggetti che sceglie per arredare lo spazio in cui lavora sono le tessere di un mosaico con cui esprime la sua idea dell'arte. Dai mobili preziosi dei fratelli Goncourt alle ragnatele di Jarry, si tratta sempre di un alfabeto muto in cui gli scrittori traducono la loro visione del mondo. Per questo le case degli scrittori francesi del XIX secolo sono interessanti per qualsiasi lettore, perché sono delle palestre della creazione. Un tipo di creazione, quello dell'arredamento, con cui ognuno può e deve misurarsi.
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Anno edizione:2011
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