Bel libro di memorie della guerra partigiana che si svolse nell'oltrepo' pavese dal 1943 alla Liberazione. Paolo Murialdi insieme a tanti altri giovani, militari e non, sposarono con entusiasmo i valori di libertà e di resistenza al nazifascismo dopo l'8 settembre costituendo formazioni partigiane volenterose ma inesperte di guerriglia. Sintetico ma efficace il racconto del disfacimento delle divisioni italiane, delle azioni, delle ritirate in montagna, delle fucilazioni da entrambe le parti e delle differenze ideologiche tra i Resistenti, accantonate per far fronte al comune nemico. Finale amaro con la constatazione che il rinnovamento morale auspicato e per il quale si era combattuto sia stato subito vanificato dagli opportunismi, dalle mancate epurazioni e dalle convenienze politiche.
