I turbamenti del giovane Törless

Robert Musil rappresenta la carica oscura e per certi versi turpe che sostiene la crescita sentimentale ed emotiva nella fase adolescenziale. La storia si svolge in un prestigioso collegio asburgico, dove il giovane Törless vive il dramma della temporanea separazione dai genitori in balia dei tumulti interiori, emozionali e intellettuali, e sotto il giogo delle dinamiche collettive che si scatenano in quel contesto. Un romanzo capace di suggestionare attraverso la rappresentazione delle emozioni del protagonista e delle ambientazioni in cui si svolgono le vicende.

Ho letto questo libro per un esame all'università e mi piaciuto dalla prima all'ultima riga. Musil attraverso i personaggi contenuti al suo interno e alla loro brutalità riesce in qualche modo a fare un monito di quel che sarebbe stata la società nel futuro prossimo, con le due guerre mondiali. Infatti il libro è stato concepito tra la fine dell'800 e l'inizio del'900. Ho apprezzato in particolar modo lo stile e il punto principale dell'opera, il fatto che spesso e volentieri ciò che pensiamo non è esprimibili a parole, perché se si prova perde ogni sua caratteristica. Illuminante in tal senso il motto di Maeterlinck all'inizio: infatti in esso è contenuto tutto il principio dell'opera. Molti lo descrivono come libro insopportabile, io l'ho amato e posso solo consigliare di dare una seconda possibilità e non mollare subito.