Tutto il bene che si può

Premetto che è il primo thriller che leggo, ma complessivamente il libro non mi è piaciuto, anche se a fine lettura non mi ha lasciato indifferente. Alcune parti le ho trovate davvero troppo ridicole e pesanti. Mi riferisco alla parte del romanzo in cui vengono descritte le vicessitudini della ranger (il libro alterna i capitoli: una parte descrive la sopravvivenza dell'anziana signora sperduta nella foresta, dall'altra le ricerche condotte dalla ranger incaricata di trovare la signora). Mi ha trasmesso molta negatività e i personaggi li ho trovati estremamente tossici. Tuttavia non mancano delle parti che mi hanno fanno riflettere, soprattuto sul senso di umanità. Tirando le somme, non lo rileggerei.

È il 1986 quando la settantaduenne Cloris Waldrip e il marito decidono di fare un viaggio in Montana, molto lontano dal loro tranquillo Texas e dalla chiesa metodista che frequentano assiduamente. Quel 31 agosto, però, le cose non vanno come i coniugi avevano sperato. Il piccolo aereo su cui volano precipita, e sia il pilota che il signor Waldrip perdono la vita. Cloris è l'unica sopravvissuta, e per restare in vita capisce che deve muoversi, allontanarsi da quella radura e avventurarsi per le pericolose montagne dei Bitterroot. L'immersione nella natura selvaggia riserva non poche sfide e difficoltà, e l'incontro con un "uomo mascherato" ribalta ulteriormente la situazione. Cloris non sa che la ranger forestale Debra Lewis, alcolizzata e delusa dalla vita, la sta cercando a dispetto delle raccomandazioni dei suoi supereroi, che la supplicano di lasciar perdere, perché i giorni si inseguono rapidi e le probabilità di trovarla viva si assottigliano sempre di più. Sarà la caparbietà, il destino, e la tempra delle donne a prevalere e vincere sulle avversità. Romanzo molto intenso, profondo, e diretto come uno schiaffo in pieno viso. Lo stile dell'autore è molto "crudo" e non risparmia nulla al lettore, che riesce a visualizzare sia le meravigliose ambientazioni delineate, sia i protagonisti ben caratterizzati e carismatici. Alcune scene sono piuttosto forti, ma necessarie a comprendere fino in fondo la situazione drammatica e disperata in cui si è trovata la protagonista. Ho ammirato la capacità dell'autore di immedesimarsi alla perfezione nella psiche dei suoi personaggi (mi è piaciuta tanto soprattutto la caratterizzazione di Cloris) e di strutturarli in modo talmente caratteristico e originale, da sembrare persone reali. Unica pecca: nel libro non sono presenti le virgolette (o i trattini) per i dialoghi, il che crea un po' di sporcizia e confusione durante la lettura. Spesse volte ho dovuto rileggere alcuni periodi per orientarmi. In definitiva si tratta di una delle letture più belle di quest'anno, e non posso fare a meno di consigliarlo.

E' carino ma non troppo. a volte è un pò lento.