Il libro ha alla base la fine del matrimonio di Betty che, dopo cinquanta anni insieme, viene lasciata dal marito. Ma Betty non è l’unica a vivere un fallimento; le vicissitudini che nascono dalla fine del suo matrimonio - in particolare il trasferimento di Betty e delle figlie cinquantenni, Annie e Miranda, in un cottage fuori città – mostrano altri fallimenti, come quello di Miranda, che da editor di successo si ritrova in bancarotta. Ciò che ne emerge è che ogni essere umano reagisce a suo modo al fallimento, ma senza scadere nel buonismo che ci sia in maniera scontata una forza interiore che in relativamente poco tempo ci tira fuori dagli abissi. In realtà, ciò che viene rappresentato tra le pagine del libro è un ventaglio di diversi percorsi attraverso cui riemergere dal fondo, il tutto condito con tanti episodi e nuove conoscenze che le tre protagoniste vivono, a tratti facendo immedesimare il lettore - anche grazie alle ricche descrizioni che l’autrice fa di personaggi, luoghi ed avvenimenti - a tratti strappando addirittura un sorriso, specie quando si passa alle vicende che coinvolgono il cugino Lou, che ospita Betty e le figlie nel suo cottage, e la stravagante famiglia di lui.
