L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Perfetto per 3/4. Un po' lento il finale ma nel complesso un libro leggibile con piacere.
L’affare Dreyfuss è stato indubbiamente il caso più noto di condanna di un innocente in forza di pregiudizi razziali prima, e di delirio di onnipotenza dopo, quando ci si accorse che il condannato non era colpevole. Alfred Dreyfuss, ufficiale di artiglieria alsaziano ed ebreo, fu imputato di tradimento unicamente sulla base di un documento rinvenuto nell’immondizia dell’ambasciata tedesca a Parigi, documento scritto a mano con una calligrafia simile alla sua. E poiché la prova non era sufficiente per una condanna, si provvide a costruirne altre, peraltro in modo dilettantesco. Condannato alla deportazione perpetua nella tremenda isola del Diavolo nei pressi della Guyana francese, la sua sorte sarebbe stata segnata se uno dei militari che avevano preso parte al suo arresto, l’allora maggiore Georges Picquart, divenuto capo del Controspionaggio non avesse per caso notato alcune incongruenze nelle prove d’accusa. Dato che la storia è lunga, non sto a scriverla tutta, anche perché è nota, sto solo a evidenziare come un fatto del genere sia potuto avvenire anche per un rigurgito nazionale di antisemitismo; basti solo sapere che occorse parecchio tempo per porre rimedio all’ingiustizia, che lo stesso Piquart fu incriminato per aver cercato di portare alla luce la verità, che ci furono diversi processi prima che Dreyfuss fosse riabilitato e reintegrato nell’esercito con il grado di maggiore. Andò ancora meglio al tenente colonnello Picquart, prima espulso dall’esercito, poi riammesso con il grado di generale di brigata e che riuscì anche a diventare Ministro della Guerra. Da questa vicenda ampiamente conosciuta Robert Harris ha tratto un romanzo storico, il più possibile aderente allo svolgimento dei fatti, che vengono narrati proprio da Georges Picquart. Il libro, molto bello, si legge con vero piacere.
Avevo sempre sentito parlare del caso Dreyfus ma non mi ero mai interessata all’argomento, ma con questo romanzo ho capito cosa era accaduto. Mi è piaciuto soprattutto perché mi ha fatto conoscere una storia della quale avevo sempre sentito parlare, ma che non avevo mai avuto la voglia di approfondire.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore