L'ultima volta che siamo stati bambini

Letto dopo aver visto l'omonimo film da cui è tratto. Non conoscevo l'autore, mi prometto di leggere altri suoi libri, vista la penna facile e profonda, pur mantenendo un'assoluta leggerezza. E' emozionante, tocca corde profonde, personalmente ho pianto. Lo scrittore con grande maestria e semplicità racconta uno squarcio della 2nda guerra mondiale attraverso gli occhi, le fantasie, i pensieri e sentimenti di 3 bambini, in origine 4. E' incredibile come l'autore riesca a scendere con naturalezza e profondità nella purezza dell'infanzia, nel suo candore. La guerra appare come sfondo e 'cornice' di un'amicizia sigillata dallo 'sputo' fra bambini che hanno in fondo solo voglia di giocare ed essere felici, rimanendo insieme solidali, e in uno dei casi, di essere eroi di una missione impossibile, o possibile? Poi la guerra penetra nello scritto, tingendo di miseria e rovine le pagine della narrazione. Ne esce tutta la brutale realtà. Tutti i personaggi, bambini e adulti, sono scandagliati in profondità. Una pagina della nostra storia raccontata dallo sguardo dell'innocenza. Lo consiglio vivamente.

Libro veramente bello, che ti tiene incollato alle pagine ed è difficile da non finire tutto in un fiato. Originale usare il punto di vista dei tre bambini per descrivere una parte di storia così cruenta. Da leggere assolutamente!

Non so più se da bambini pensiamo e ci comportiamo veramente come fanno i protagonisti del libro ma leggerlo mi ha dato proprio la sensazione di una spensieratezza - ma ponderata - propria dell’infanzia, quell’incoscienza che porta ad avventure fuori dal comune.