L'uomo allo specchio. Le religioni. Liber tertius
La comunicazione di Eva proviene da un sincretismo religioso acquisito, con delicatezza nei confronti di altri, attingendo a ciò che ella ha trovato nell'interiorità dell'anima, poiché ha saputo fare della cultura morale e filosofica la propria "Via Regia". Un lavoro che l'autrice ha realizzato e codificato anche nei precedenti volumi del ciclo "L'uomo allo specchio", relativamente intitolati "Liber Primus. De homine" e "Liber Secundus. La guerra". Con questo, dal titolo "Liber Tertius. Le religioni", affronta, come tematica dominante, il difficile assunto che le varie civiltà planetarie si sono date, sotto forma di "religo", contenente la grande verità spirituale comune, che è la Trascendenza, a fine di creare una forma più comprensibile. Ne fa testo, in tal senso, il "Capitolo V". Per quello che attiene, invece, il concetto di Trascendenza Pura, chiamato dalla scrittrice "Lo zero e il Nulla", c'è da apprezzarne il concetto di esistenza al di là del tangibile, poiché il Puro Spirito non è comprensibile dall'intelligenza umana, quello che nel neoplatonico Albero della Vita si chiama "Ain Soph Aur". Ed è così che Eva Ryborz risolve, molto nobilmente e spiritualmente, il concetto che potrebbe essere, al limite, la vera religione del futuro.
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Anno edizione:2023
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