Wallander, Poirot, Montalbano, Carvalho, Maigret, Harper: personaggi diversi, figli di societa' differenti, ma accomunati da due caratteristiche. la prima e' il loro bisogno fiisico di conoscere la verita'. non si muovono per senso di giustizia, per amore della legalita'. o meglio: anche queste possono essere motivazioni di contorno. ma la spinta principale e' sapere come sono andate le cose, capire i fatti e i loro protagonisti. la seconda caratteristiva e' in un certo senso figlia della prima: sentono la verita' con la loro parte animale e le indagini che svolgono spesso non sono altro che un modo per transitare la conoscenza acquisita verso la propria parte razionale. in questo romanzo, un investigatore anziano, con crescenti problemi di salute, si imbatte in una storia dove buoni e cativi vengono serviti talmente bene su un piatto da far venire il sospetto, a un segugio per vocazione, che le cose stiano diversamente. Wallander si e' liberato di alcuni fantasmi, primo di tutti dell'illusione di poter ricominicare con l'ex moglie, ha scelto la campagna, e' diventato nonno e ha creato un rapporto difficile, ma comunque chiaro e strutturato con la figlia. forte di questo, affronta il caso con pazienza e senza fermarsi a soluzioni "Semplici". e alla fine capira' come sono andate le cose e, ben piu' importante, chi e' il buono e chi il cattivo
