Raramente leggo libri che mi possano sconvolgere emotivamente, essendo molto sensibile le cose mi devono essere raccontate con delicatezza. In questa storia ho appreso una pezzo di storia dell'umanità crudele e dimenticata da tutti raccontata con "armoniosa spietatezza". Riesci a leggere attraverso le lacrime senza però essere schioccata da particolari che non serve raccontare perchè bastano anche le parole non dette a descrivere il dolore e l'ingliustizia.
Romanzo nato insieme al progetto cinematografico di "Va, vis et deviens", del regista rumeno Radu Mihaileanu e presentato al 55° Festival internazionale di Berlino, racconta la storia dei falasha - gli ebrei neri - e dell'epico viaggio verso Gerusalemme. La storia di un bambino cristiano che, fatto passare per figlio di una madre falasha, arriva nella città santa e deve cominciare a vivere, a diventar grande sapendo che non è ebreo, che non è un orfano, che non è ancora nulla. Ma che vuole diventare un uomo.
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Anno edizione:2009
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