Vecchie conoscenze - Antonio Manzini - copertina
Vecchie conoscenze - Antonio Manzini - 2
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Letteratura: Italia
Vecchie conoscenze
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Descrizione


Antonio Manzini continua il suo romanzo sul vicequestore scontroso, malinconico, ruvido e pieno di contraddizioni che i lettori ormai conoscono e apprezzano.

«Toglieteci tutti i commissari, ma non Rocco Schiavone.» - Rolling Stone

«Quando aspetti il momento perfetto per finire le ultime 20 pagine, vuol dire che hai fra le mani un libro che desideri gustare fino all’ultima riga. Rocco Schiavone, vicequestore nichilista con la sindrome di Atlante, ti è entrato proprio in testa, con tutto il suo peso.» – Riccardo Cirignoni per Maremosso

Schiavone non ci crede. Tutti gli elementi indicano un solo colpevole: movente, tempi, luogo, tracce materiali e informatiche, psicologia. Ma lui non ci crede a pelle. «L'archeologa, Sara, ha detto che nei miei occhi non vede niente. Di solito è la stessa impressione che ho quando guardo un omicida». E invece negli occhi del sospettato numero uno qualcosa ha visto: «Paura». È morta nel suo appartamento Sofia Martinet, colpita alla testa con un oggetto pesante. Unici indizi una «J» ripetuta nella sua agenda, e una striscia pallida attorno a un dito, segno di un anello sempre portato e rimosso a freddo dal cadavere. Sui settant'anni, una casa piena di libri, di cui parecchi antichità di valore, un nome celebre a livello internazionale nel suo campo accademico, storica dell'arte specialista in Leonardo da Vinci. L'inchiesta portata avanti da Rocco Schiavone, con il suo stile inconfondibile di lavoro e di vita, ha due snodi. Il primo riguarda la condotta del figlio della vittima; il secondo è una scoperta che questa aveva fatto scavando nelle opere scientifiche del genio del Rinascimento. «Una svolta nel mondo degli studi leonardeschi». Improvvisamente, una scossa tellurica complica anche emotivamente le giornate inquiete di Rocco: rispunta Sebastiano, l'amico di infanzia, e di imprese al limite della legalità, che era scomparso da un bel po' di tempo, inabissato nella sua caccia segreta appresso al carnefice della giovane moglie. Vecchie conoscenze. E non è l'unico, sconvolgente ritorno proveniente dal passato, per trasformare in spettri le vecchie care conoscenze. Un Rocco Schiavone forse più solo, ma a momenti autocritico, che si sorprende quasi quasi a pentirsi della propria scorza di durezza: forse perché aleggia dappertutto un'invitante allusione alla forza emancipatrice dell'amore. Amore di qualunque tipo.

Dettagli

10 giugno 2021
416 p., Brossura
9788838941924

Valutazioni e recensioni

  • Mattia
    Bello

    Schiavone che fa lo schiavone.Solito libro stupendo di manzini

  • mbmb67
    Lettura è scorrevole e coinvolgente

    L'uscita di un nuovo libro di Rocco Schiavone è sempre attesa con entusiasmo, poiché il personaggio è diventato parte della vita dei lettori. La narrazione è paragonata a un film, grazie allo stile di Manzini e alla serie TV. Questo romanzo, a mio parere, è uno dei più drammatici e tristi della serie, senza lieto fine, presentando due trame parallele: un giallo classico e l'evoluzione del caso Baiocchi, ben intrecciate. Ho apprezzato le sue sfumature e lo sviluppo delle relazioni tra i personaggi, in particolare tra Rocco e Sandra. Tuttavia, in alcuni casi ho trovato in alcuni punti la narrazione poco credibile, come se l’autore avesse perso il suo tocco originale verso la fine, adottando uno stile più simile a quello delle serie TV americane. Nonostante ciò, la lettura è scorrevole e coinvolgente.Il romanzo affronta anche la risoluzione di linee narrative precedenti, rendendolo consigliato per gli amanti del genere poliziesco. Tuttavia, ci sono domande sulla logica di alcune situazioni, come l'assenza di sospetti su un amico coinvolto in eventi tragici. In generale, Manzini continua a dimostrarsi un ottimo scrittore di gialli, con aspettative elevate per il futuro delle avventure di Schiavone.

  •  Peps85
    Bellissimo

    Libro Bellissimo, con uno splendido finale

Conosci l'autore

Foto di Antonio Manzini

Antonio Manzini

1964, Roma

Attore e sceneggiatore, romano (allievo di Camilleri all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica), ha esordito nella narrativa con il racconto scritto in collaborazione con Niccolò Ammaniti per l'antologia Crimini. Del 2005 il suo primo romanzo, Sangue marcio (Fazi).Con Einaudi Stile libero ha pubblicato La giostra dei criceti (2007).Un suo racconto è uscito nell'antologia Capodanno in giallo (Sellerio 2012).Del 2013, sempre per Sellerio, ha pubblicato il romanzo giallo Pista Nera. Secondo episodio della serie: La costola di Adamo (Sellerio 2014).Nel 2015 pubblica Non è stagione (Sellerio), Era di maggio (Sellerio) e Sull'orlo del precipizio (Sellerio). Del 2016 è Cinque indagini romane per Rocco Schiavone (Sellerio). Altri suoi romanzi pubblicati...

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