Questi racconti più che i romanzi di Gogol', mi hanno ricordato vagamente un opera di Korolenko: Il sogno di Makar. Un tuffo nel folklore antico delle russie. Ovviamente lo stile dell'autore si intravede già. Un libro che merita di essere acquistato forse per completare anziché iniziare. Ma non vi deluderà
Veglie alla fattoria presso Dikanka
Un’opera inconsueta nella letteratura russa, che al suo apparire attira immediatamente l’attenzione del pubblico. Amori contrastati, feste sfrenate nelle notti di luna, luoghi stregati, giovani che vagabondano di casa in casa cantando o che vendono l’anima al diavolo in cambio di ricchezze, vecchi ubriachi che giocano a carte con le streghe. Ma vero protagonista delle Veglie è il diavolo, sempre pronto ad architettare trappole e astuzie ai danni degli abitanti di Dikan’ka, irrompendo all’improvviso nelle loro vite. Le Veglie, scanzonate, fiabesche e talvolta terribili avventure di ambientazione rurale, raccolte dall’apicoltore Rudyj Pan’ko durante le interminabili notti invernali intorno al fuoco, incantano i lettori col loro umorismo grottesco e raffinato e venato di malinconia, divertendoli e tenendoli col fiato sospeso. Le vicende si dipanano in un tempo sospeso e mitico.
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Autore:
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Edizione:1
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Anno edizione:1993
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Belisario 20 febbraio 2025Bella raccolta
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Julie 25 gennaio 2025Consigliato
Sullo sfondo quasi sempre una campagna ucraina da sogno mentre i protagonisti sono spesso anime semplici dai tratti grotteschi. Quasi tutti i racconti sono pervasi da uno spirito allegro e spensierato, forse voluto dall’autore, allora ventiduenne, come antidoto alla sua innata malinconia. La notte prima di Natale è, a mio avviso, di tutti i racconti, quello più ricco di situazioni comiche e grottesche dove il diavolo, quasi sempre presente, finisce per avere la peggio.
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Simona Degiorgi 06 marzo 2017
“Veglie alla fattoria presso Dikanka” è una raccolta pubblicata da Gogol’ nel 1831, dopo che lo scrittore si trasferì a Pietroburgo dall’Ucraina. Si tratta di una serie di racconti narrati da un gruppo eterogeneo di persone (un nonno, un sagrestano, un signorotto…) che, per passare il tempo, si radunano in una fattoria una sera d’estate. Le storie sono comiche e buffe, alcune anche paurose, nonostante tenda a prevalere la presentazione di un mondo allegro, gioioso, quasi magico. L’intendo di Gogol’, infatti, è quello di rappresentare all’aristocrazia pietroburghese l’Ucraina, come se fosse un mondo leggendario, con le sue tradizioni e credenze. Libro piacevole a adatto a tutti coloro che vogliono avvicinarsi all'autentico folklore russo!
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