La vendetta

Scrittrice ungherese nota per la sua famosa "Trilogia della città di K.", Agota Kristof si riconferma in questi 25 racconti regina incontrastata del noir. In lei non troviamo storie a lieto fine quanto piuttosto storie i cui protagonisti sono alle prese con la solitudine, la vendetta, l'alienazione, la perdita. I suoi racconti sono un vero e proprio schiaffo per il lettore, che resta basito dinanzi alla loro crudezza. Ma se da un lato si resta esterrefatti, dall'altro si resta come sempre affascinati dinanzi alla bravura della loro autrice. Un'autrice che scandaglia a fondo l'animo umano mettendone in risalto debolezze e fragilità. Un'autrice che visse gli orrori della guerra, quegli stessi orrori che rivivono nei suoi splendidi libri.

Venticinque piccoli racconti che ritraggono personaggi che vagano in strade deserte, senza identità, senza aderenza al mondo e al tempo in cui vivono; venticinque racconti ricchi di tensioni e di personaggi con percezioni distrorte che li spingono a compiere gesti crudi, cruenti e decisi, come cruda e decisa è la prosa dell'autrice. Uno stile che alla fine del testo vi lascerà in uno stato di affanno, vi sembrerà che vi manchi qualcosa. Il titolo è La vendetta, ma non sarà di questo che i personaggi si occuperanno. Se avete paura di addentrarvi ne La trilogia della città di K., della stessa autrice, vi consiglio di partire da lui.

Brevi racconti sorprendenti e lapidari. Kristof con il suo stile inconfondibile lascia il lettore senza parole e riesce a scrutargli dentro, anche nei suoi angoli impensabili e dimenticati. Fredda e cruenta lascia il segno nel lettore tenendolo in uno stato affannoso e lasciandolo come privato di un qualcosa… e quel qualcosa è proprio la lettura di Kristof.