“Vent’anni dopo” è un seguito che regala ai lettori un ritratto maturo e sfaccettato dei moschettieri, segnati dalle esperienze e dalle cicatrici del passato. I personaggi già noti – Athos, Porthos, Aramis e d’Artagnan – sono più complessi e profondi, ciascuno evoluto in base alle scelte e alle vicissitudini vissute negli anni precedenti. Allo stesso tempo, i nuovi personaggi, come il giovane Raul o l’implacabile Mordaunt, portano freschezza e nuove dinamiche che arricchiscono il tessuto narrativo. Le relazioni tra i personaggi, dai legami familiari e affettivi a quelli politici, sono tratteggiate con maestria, mentre la trama, pur intricata e ben costruita, manca forse dell’irresistibile fascino e della vivacità che caratterizzavano “I tre moschettieri”. Tuttavia, l’intreccio resta avvincente, grazie anche alla perfetta fusione tra realtà storica e finzione, come nel tentativo fallito di salvare Carlo I dalla sua esecuzione. Dumas dimostra ancora una volta il suo talento nel narrare, offrendo un romanzo avvincente e pieno di colpi di scena, con un’ambientazione storica ricca e fedele. Vent’anni dopo è un degno seguito, capace di coinvolgere ed emozionare, seppur a mio parere, con meno smalto rispetto al primo capitolo della saga.
Vent'anni dopo
Sono passati vent’anni da quella “notte tempestosa e buia” che ha chiuso in maniera così tragica e fatale la vicenda de I tre moschettieri. Da allora, i quattro moschettieri hanno perso la consuetudine di vita comune che li aveva così tanto legati. Sono diventati uomini fatti, in un contesto storico che intanto è profondamente mutato. Richelieu è morto, al suo posto c’è il nuovo dominatore della scena politica francese, il cardinale Giulio Mazzarino. Anche Luigi xiii è morto, lasciando sul trono un bambino, che governa sotto la reggenza della madre, Anna d’Austria; attorno a loro, le turbolenze politiche più esasperate, i moti della Fronda. I quattro amici hanno preso strade diverse. Solo d’Artagnan continua a prestare servizio nei moschettieri, con la stessa immarcescibile fedeltà e con lo stesso grado di tenente con cui lo avevamo lasciato. Quale combinazione di eventi, quale irresistibile attrazione, quale volontà, quale destino li riunirà di nuovo? I quattro si ritroveranno tutti nell’Inghilterra sconvolta dalla Rivoluzione di Cromwell. Scampati dopo le più incredibili peripezie ai tumulti della Rivoluzione inglese e tornati in Francia, saranno chiamati ancora, a quarant’anni come a venti, a misurarsi con i valori della lealtà e dell’amicizia. Ma vent’anni non passano invano.
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2020
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Ely_312 30 novembre 2024Nuove avventure con vecchi compagni
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Alessandra C 20 ottobre 2024Avvincente e maturo
Come per I tre moschettieri, romanzo avvincente. Versione matura de I tre moschettieri, senza essere una ripetizione di quanto succede nel primo romanzo.
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vhwej 24 luglio 2024
I tre moschettieri con a capo d'artigianato di nuovo insieme! Dumas è un romanziere eccezionale e mi è piaciuto molto come ha narrato la decapitazione di Carlo I. L'astuzia, la forza e la nobiltà d'animo che contraddistinguono i protagonisti sono uniche e lasciano nel lettore un senso di appagamento e amicizia bellissimo
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