Assolutamente da leggere , per la sua capacità di andare dritto dove deve con tanta tanta semplicità. Un messaggio di risveglio che non può assolutamente essere ignorato.
Verranno di notte. Lo spettro della barbarie in Europa
«Quelli come me non hanno che parole da offrire. Ma le parole non sono poco, in questo sconfortante silenzio.»
Treni, profughi, convogli militari nel buio. In una lunga insonnia accanto alla stufa accesa, sulla frontiera dell’Est, Paolo Rumiz sente la notte di malaugurio di un’Europa assediata da guerre e governata dai poteri selvaggi dell’economia. Riceve segnali allarmanti da Francia, Germania, Spagna, Grecia e Paesi Baltici e si chiede come resistere a tutto questo. Orwell è entrato anche a Bruxelles, i princìpi della Costituzione europea sono in macerie, le sbarre di confine ritornano. Intorno, guerra contro le vite umane che migrano, guerra di tutti contro tutti, disumanità e indifferenza. L’uomo nel buio sente che i barbari possono arrivare in qualsiasi momento, e capisce che non basta la parola “fascismo” a definirli. Dietro al fascismo c’era un’idea di società, dietro a costoro c’è un’identità costruita da influencer e priva del profumo dolce della patria. Ed è di notte che essi si muovono, digitando parole di odio in rete. I nuovi barbari si servono meglio di chiunque altro di questa macchina perversa per occupare il vuoto politico lasciato da una sinistra inconsistente, lontana dal popolo e priva di etica. Ma proprio quando “tutte le fisarmoniche della notte sembrano suonare assieme”, Rumiz scopre una miriade di punti luce dall’Atlantico alle terre dell’Est. In Germania, ma anche altrove, sono scesi in piazza a milioni contro i sovranisti. Allora sente crescere in sé il demone dell’ironia e della lotta, e al tempo stesso la fiducia nella forza della parola di cui si sente custode. Poi il cielo si schiara, e le ombre fuggono negli anfratti del bosco. “Quelli come me non hanno che parole da offrire. Ma le parole non sono poco, in questo sconfortante silenzio”.
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Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Schneckle 08 dicembre 2024Illuminante
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Maria 14 giugno 2024
In questo sconfortante silenzio, come dice l'autore, proprio le sue parole sono benefiche perché dovrebbero risvegliare le coscienze assopite e dormienti di un' umanità che ha perso capacità di leggere il presente, ignorando il passato. Bellissimo e attuale!
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Niccolò 09 giugno 2024Chi eravamo, chi siamo e chi possiamo diventare ?
E se un giorno (magari domani) toccasse a noi stare dall’altra parte della barricata ? Se fossimo noi gli ultimi e non i primi tra gli uomini? Se fossimo noi quei padri o quelle madri, tenendo per mano i nostri figli, a cercare rifugio in un altro continente chiamato Europa, e fossimo respinti ? Se fossimo noi a cercare diritti e pari opportunità invece di avere la possibilità e l’obbligo di darne ? Chi erano gli europei e quali erano i loro valori morali ? Chi sono gli europei di oggi e di domani e quali i loro valori che li identificheranno domani come europei ? Tante domande ma anche moltissime risposte. Consigliato per una dolorosa presa di coscienza.
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