Fino a metà libro ero convinta che avrei dato almeno 4 stelle e mezzo. Mi stava piacendo praticamente tutto: i personaggi, la magia, lo stile di scrittura, il mistero e l’ironia che rendeva la lettura ancora più piacevole. L’intera storia si svolge su una nave, quindi l’ambientazione non è particolarmente ricca di dettagli, ma non è un elemento che mi ha infastidita: ho apprezzato anche altri romanzi ambientati in spazi ristretti, come Five Survive di Holly Jackson. Uno degli aspetti che mi ha colpita di più è stato un personaggio in particolare, che ho trovato davvero interessante e pieno di potenziale. Ma andando avanti con la lettura, sono rimasta totalmente delusa: dalla seconda parte in poi è come se il libro fosse stato scritto da un’altra persona. Il tono cambia, le scelte narrative prendono una direzione del tutto diversa, e quel personaggio che mi aveva incuriosita é messo letteralmente da parte. Mi sarebbe piaciuto che la storia rimanesse coerente così da dargli più spazio, perché il suo percorso avrebbe potuto offrire momenti molto più profondi. Anche il protagonista mi ha deluso. Senza fare spoiler, non ho condiviso il modo in cui viene trattato un gesto estremo “per amore”: viene accettato con troppa leggerezza, e il personaggio che lo compie finisce quasi per essere dipinto come un eroe. È un messaggio che, secondo me, non viene esplorato nel modo giusto, o forse viene proprio frainteso. Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più incisivo, sia dal punto di vista emotivo che logico.
