Ville friulane e beni comunali in età veneta. Parte seconda
Il vastissimo patrimonio dei beni comunali, cioè le terre di uso collettivo, è stato fino all’800 un istituto decisivo per le diseredate masse rurali del Friuli, poiché ha rappresentato per esse un vitale supplemento di risorse e, insieme alla Chiesa locale, un potente fattore di radicamento identitario e territoriale e di regolazione dei rapporti vicinali. Facendo seguito alla pubblicazione del 2004 dedicata all’’area metropolitana udinese’, questo volume propone la traduzione a stampa dei privilegi con cui Venezia concedeva in uso le terre pubbliche alle comunità rustiche comprese negli attuali comuni di Mortegliano, Lestizza, Basiliano, Mereto di tomba, San Vito di Fagagna, Coseano, Flaibano, Dignano, Sedegliano e Codroipo. Un articolato inquadramento al complesso tema dei beni comunali in Friuli è propedeutico alla lettura ragionata sia degli atti trascritti sia della loro successiva analisi, che apre ad uno stimolante spaccato sulla vita quotidiana della società rurale premoderna.
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Anno edizione:2011
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