Ho scoperto Pynchon con Vizio di forma, e voglio pian piano leggere tutti i suoi libri fino ad arrivare all'apice "l'arcobaleno della gravità". Questo romanzo credo sia un buona tappa per partire (almeno secondo la mia esperienza di questo scrittore). Lo stile è quello di Pynchon, lunghe lunghissime digressioni su storie che sembrano quasi accadute realmente, la il libro scorre via che è una meraviglia, magari qualche parte un po' di meno, ma i personaggi sono costruiti benissimo, e le peripezie che vivranno regalano tantissime emozione, grazie ad una documentazione storica e culturale dello scrittore vastissima. Un libro bellissimo che appassiona fino al bellissimo, commovente, finale. Un perfetto affresco di quello che le generazioni degli anni 60 hanno dovuto subire, il tutto partorito dalla disumana fantasia creativa di un grandissimo scrittore.
Vineland
Vineland è il racconto di un universo abitato da idealisti piú o meno scanzonati alle prese con l'idiozia feroce di chi comanda.
«Frenesi era troppo giovane allora per capire quel che lui pensava di offrirle: un segreto sulla natura del potere nel mondo.»
Zoyd Wheeler, un residuato umano della stagione hippy degli anni Sessanta, vive con la figlia adolescente, Prairie, in una casa roulotte a Vineland, una cittadina immaginaria nel nord della California. Ogni anno Zoyd, dopo aver radunato un folto gruppo di giornalisti di radio e tv locali, si lancia a peso morto contro la vetrina di qualche malfamato bar della zona. Il motivo per cui lo fa, ufficialmente, è mostrare alle autorità statali che è matto da legare, in modo da ricevere un sussidio. C'è però dell'altro dietro a questa tradizione: un segreto che riguarda sua moglie Frenesi, ex cineasta militante, e Brock Vond, un tetro agente federale. Un segreto che sua figlia è destinata a scoprire imbarcandosi in un lisergico viaggio nel tempo e nello spazio. Vineland è il racconto di un universo abitato da idealisti piú o meno scanzonati alle prese con l'idiozia feroce di chi comanda; traditi o traditori, buoni o cattivi, tutti ugualmente in affanno per restare vivi mentre, come al solito in Pynchon, al di sopra delle loro teste continua un eterno conflitto di dimensioni planetarie, dall'aspetto comico eppure sempre piú spietato.
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Anno edizione:2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Emilio Occhialini 22 agosto 2015
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