Una visita a Orazio Toschi. Bollettino d'Arte edito dalla Galleria Bardi, Milano, n. 8, aprile 1929
In 16 (cm 12,5 x 17,5), pp. 31 + (1) con 8 riproduzioni in bianco/nero di opere di Toschi compreso un autoritratto; 12 illustrazioni con riproduzioni di opere di Menzio, Carra', Funi, Sironi, Tosi, ecc... Testo di Antonio Maraini intitolato 'Una visita ad Orazio Toschi', seguono elenco delle esposizioni e nota biografica. Segue Una "Inchiesta sul Novecento" con interventi di Bruno Bramanti, Achille Lega, Osvaldo Licini, Francesco Menzio, Enrico Paulucci, Enrico Prampolini, Carlo Socrate e altri. "Dirompente per il mercato milanese fu la nascita della Galleria Bardi. Un primo elemento di discontinuita' nel contesto delle gallerie del periodo e nella stessa attivita' di Petro Maria Bardi, ex giornalista e gia' cofondatore della galleria Micheli di via Brera 7, era la questione dello spazio dove esporre quadri e sculture. Bardi era convinto che alle opere piu' moderne dovesse corrispondere un luogo architettonicamente evoluto per esporle. Un'idea nuova poi ripresa con maggiore congruenza dai fratelli Ghiringhelli per la Galleria del Milione. Un altro aspetto innovativo della galleria di Bardi riguardava la questione editoriale, ovvero lo spazio espositivo era aiutato da una reticolo di riviste, edizioni e cataloghi per favorire la vendita delle opere La galleria non abbraccio' una linea esplicitamente e coerentemente novecentista e quindi moderna, poiche' Bardi maturo' una altalenante strategia [...] sensibile alle richieste del pubblico" (Cfr. Paolo Rusconi, Via Brera n. 16. La galleria di Pietro Maria Bardi).
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In 16 (cm 12,5 x 17,5), pp. 31 + (1) con 8 riproduzioni in bianco/nero di opere di Toschi compreso un autoritratto; 12 illustrazioni con riproduzioni di opere di Menzio, Carra', Funi, Sironi, Tosi, ecc...Testo di Antonio Maraini intitolato 'Una visita ad Orazio Toschi', seguonoelenco delle esposizioni e nota biografica. Segue Una "Inchiesta sul Novecento" con interventi di Bruno Bramanti, Achille Lega, Osvaldo Licini, Francesco Menzio, Enrico Paulucci, Enrico Prampolini, Carlo Socrate e altri. "Dirompente per il mercato milanese fu la nascita della Galleria Bardi. Un primo elemento di discontinuita' nel contesto delle gallerie del periodo e nella stessa attivita' di Petro MariaBardi, ex giornalista e gia' cofondatore dellagalleria Micheli di via Brera 7,era la questione dello spazio dove esporre quadri e sculture. Bardi era convinto che alle opere piu' moderne dovesse corrispondere un luogo architettonicamente evoluto per esporle. Un'idea nuova poi ripresa con maggiore congruenza dai fratelli Ghiringhelli per la Galleria del Milione. Un altro aspetto innovativo della galleria di Bardi riguardava la questione editoriale, ovvero lo spazio espositivo era aiutato da una reticolo di riviste, edizioni e cataloghi per favorire la vendita delle opere� La galleria non abbraccio' una linea esplicitamente e coerentemente novecentista e quindi moderna, poiche' Bardi maturo' una altalenante strategia [...] sensibile alle richieste del pubblico" (Cfr. Paolo Rusconi, Via Brera n. 16. La galleria di Pietro Maria Bardi).
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